Il prossimo mese matureranno le gare per i due comparti, con tanti “caveat” e qualche riserva mentale – I presidi sindacali e le scelte per l’Alp – I tempi concreti delle privatizzazioni
LIVORNO – A sentire l’ultimo comitato portuale dell’Authority livornese, quello in arrivo sarà un marzo da ricordare per scelte importanti. Siamo, insomma, alle Idi di marzo.
La società “Porto 2000” (di proprietà per il 78% dell’Autorità portuale e per il resto della Camera di Commercio) andrà in gara entro la prima metà di marzo. L’ha confermato in comitato portuale, come già riferito dai quotidiani locali, il segretario generale dell’AP Massimo Provinciali – attuale presidente protempore della stessa “Porto 2000”. Con qualche postilla. La prima: il valore che è stato stabilito in 7 milioni dall’advisor KPMG potrebbe aumentare estendendo la concessione, come chiesto, al 2030: il ricalcolo tra pochi giorni. La seconda: la gara ha dei paletti significativi: potrà concorrere “chi ha maturato un’esperienza come gestore di un terminal croceristico con volumi di traffico non inferiori a quelli di Livorno; richiesta anche la comprovata esperienza o come gestore di linea di navigazione traghetti/crociere o come agente marittimo nelle crociere, o come tour operator.
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