Così l’accorpamento con Grosseto
I termini delle scelte deliberate dalla giunta
LIVORNO – Il consiglio della Camera di Commercio di Livorno ha deliberato, a larghissima maggioranza (su 24 presenti, 22 voti favorevoli e 2 astensioni: i consumatori e i sindacati) l’accorpamento con la Camera di Commercio di Grosseto.
[hidepost]Il percorso prevede la nomina di un commissario ad acta per la definizione dei nuovi organi camerali, al termine del quale nascerà il nuovo soggetto che peraltro ha già un nome: “Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno” e presto avrà anche un logo identificativo. Si prevede che la conclusione dell’iter possa aversi nei primi mesi del 2016; sino ad allora rimarranno in essere gli attuali Enti camerali.
Il nuovo ente abbraccia un territorio che vede iscritte oltre 76.000 imprese e che geograficamente si estende da Collesalvetti fino a Capalbio e comprende tutto l’arcipelago toscano, per una superficie totale di 5.716 kmq, 48 Comuni e 565.569 abitanti. Suoi punti di forza sono il sistema portuale (porti di Livorno, Piombino e Portoferraio, i due porti di interesse regionale di Campo nell’Elba e Porto santo Stefano, oltre a poco meno del 90% delle strutture portuali indirizzate alla nautica da diporto della regione Toscana), l’economia del mare, una forte vocazione turistica, qualificate produzioni agricole e in particolare quella vitivinicola, la propensione al dialogo transfrontaliero.
La nuova realtà camerale – secondo quanto stabilito negli accordi tra le due CCIAA – avrà la sede principale a Livorno e la sede secondaria a Grosseto, per garantire la prossimità dell’Ente sul territorio. Sono garantiti i livelli occupazionali. Vi sarà però un unico Consiglio camerale in cui troverà spazio la rappresentanza economica di tutto il territorio, un’unica giunta, un presidente, un segretario generale, un collegio dei revisori dei conti.
[/hidepost]