ROMA – Pensieri in libertà, nel gran marasma che circonda le linee programmatiche della riforma dei porti, ce ne sono a centinaia. Ma alcuni sono più fondati di altri. Come le considerazioni che avrebbero fatto già tramontare – non senza feroci diatribe – l’ipotesi di trasformare in SpA le Autorità portuali: un’ipotesi che sembra fosse stata caldeggiata anche dal presidente dell’Authority di Genova Luigi Merlo, che la vedeva – o forse la vede ancora – particolarmente adatta al primo scalo d’Italia.
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