Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le nuove regole RINA per le piattaforme Offshore

Coprono tutte le fasi di vita dei grandi complessi fino alla loro dismissione

GENOVA – Con oltre mille piattaforme fisse offshore nel mondo, la sicurezza e la tutela ambientale sono oggi sempre più al centro dell’attenzione. Allo stesso tempo l’esigenza delle compagnie petrolifere di estendere la vita delle strutture, aumentare la disponibilità degli impianti e gestirne l’operatività in maniera versatile ed efficiente è diventata prioritaria.
Sono queste le sfide che RINA Services ha affrontato nella creazione del Nuovo Regolamento per la Classificazione delle Piattaforme Fisse Offshore. Le nuove regole e le linee guida pensate da RINA Services verranno pubblicate a maggio e offriranno una guida completa per la classificazione, la certificazione e la verifica delle piattaforme oil & gas.
[hidepost]La flessibilità dell’approccio offerto dal nuovo regolamento, sempre fortemente orientato alla salvaguardia ambientale e al rispetto delle norme di sicurezza, offre agli operatori del settore uno strumento che li possa guidare lungo tutto il ciclo di vita della piattaforma, dalla fase progettuale alle operazioni, ispezioni e manutenzione degli impianti.
Andrea Bombardi, General Manager Energy di RINA Services, ha commentato: “Il regolamento rappresenta una guida completa alla classificazione, certificazione e verifica delle piattaforme offshore. Grazie alla nostra esperienza, abbiamo messo a punto un documento che possa fare da riferimento in tema di sicurezza ed integrità sia delle strutture sia degli impianti di processo, minimizzando l’impatto delle ispezioni e della manutenzione durante la vita operativa. Le nuove regole sono in linea con le più moderne tecnologie e lo stato dell’arte dell’industria, garantendo flessibilità nell’utilizzo dei codici e standard appropriati per la progettazione delle piattaforme”.
I progettisti e gli operatori potranno scegliere uno o più tra i servizi di classificazione, certificazione e verifica che prevedono tutti un approccio probabilistico alla verifica strutturale (Load and Resistance Factor Design, LRFD). Gli standard internazionali inclusi nel regolamento sono API RP 2A e le ISO 19900.
Nell’ottica di ridurre in maniera significativa il rischio di incidenti e di danni ambientali, oltre che i tempi di inattività causati da ispezioni e manutenzione, il regolamento è stato studiato per coprire tutte le fasi della vita delle piattaforme, dalla progettazione allo smantellamento.
Avvalendosi delle esperienze fatte nel Mediterraneo, nel Mar Rosso, nell’Oceano Indiano e Atlantico e nel Mar Caspio, RINA Services ha affrontato infine il tema del riutilizzo delle piattaforme dismesse, verificandone il possibile riutilizzo per lo sfruttamento di un differente giacimento petrolifero.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Marzo 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio