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Bacini in gara a Livorno e la “summa” dei tanti lavori

Tutte le principali opere realizzate con particolare riferimento al 2014 – le iniziative per il rifornimento dell’LNG e il sistema per il pre-clearing

Giuliano Gallanti

LIVORNO – La prima delle tre più importanti gare pubbliche attese per il porto, quella per l’assentimento in concessione demaniale marittima del compendio dei bacini di carenaggio è appena stata pubblicata sui servizi telematici della Gazzetta Comunitaria. A confermarlo nella seduta di giovedì del comitato portuale, è stato il responsabile del procedimento, il dirigente demanio e lavoro portuale dell’Authority, Matteo Paroli. Il bando è uscito ieri anche sul sito web dell’Autorità portuale e sulla Gazzetta Ufficiale Italiana.
Come ha illustrato l’avvocato Paroli, la gara è stata confezionata seguendo quattro specifici criteri qualitativi e quantitativi, cui verranno assegnati determinati punteggi: da un minimo di zero ad un massimo di 30 per i primi tre, fino ad un massimo di 10 per l’ultimo.
[hidepost]Il Piano di Impresa: Fondamentale sarà la presentazione di un piano di impresa e di investimento che consenta il miglior recupero funzionale del compendio e la successiva manutenzione dei beni oggetto di concessione, secondo il piano industriale che i concorrenti vorranno presentare.
Le compatibilità ambientali: I servizi di riparazione e costruzione navale dovranno non soltanto rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente, ma migliorare le compatibilità ambientali e sanitarie rinvenibili nell’area in questione.
Il Piano industriale: Verranno inoltre assegnati fino ad un massimo di 30 punti al piano industriale inerente lo sviluppo del comparto dell’allestimento e riparazione navale per navi mercantili e passeggeri di piccola e media dimensione nel settore delle costruzioni e refitting di grandi yacht. Le navi non dovranno di norma avere una larghezza maggiore di 30 metri. Tale limitazione, dovuta al contesto operativo dell’area, consentirà comunque, e senza restrizioni, di poter lavorare tutte le unità navali che sono accoglibili all’interno del bacino galleggiante, con la possibilità di operare, di volta in volta, anche navi di maggiori dimensioni, qualora ne ricorra l’esigenza e, naturalmente, previa autorizzazione delle Autorità competenti.
Il prezzo offerto per il canone demaniale: Il canone base annuale richiesto per l’assentimento in concessione dei bacini è di 121 mila euro. Avrà un punteggio maggiore (fino ad un massimo di 10 punti) chi offrirà di più.
Con riferimento alla capacità economica e finanziaria, l’impresa concorrente deve aver realizzato negli ultimi tre anni un fatturato globale non inferiore ai 5 milioni di euro, un fatturato triennale relativo ad attività identiche o analoghe rispetto a quelle oggetto della gara non inferiore ai 3 milioni di euro, e deve dimostrare di possedere una consistenza patrimoniale da comprovarsi mediante relazione asseverata da un commercialista o un esperto contabile.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 30 giugno.
* * *
Nel comitato portuale di giovedì scorso è stato anche fatto il punto, con un dettagliato elenco, sulle opere realizzate in questo mandato gestionale che si conclude formalmente il 16 aprile con la scadenza del primo mandato della presidenza di Giuliano Gallanti. In particolare è stato fatto il punto sulle attività del 2014, come risultato di tutta la serie di impegni degli anni precedenti a palazzo Rosciano. “Se oggi Livorno si trova davanti alla reale opportunità di invertire la propria rotta e di imporsi all’attenzione degli operatori internazionali – ha detto il segretario generale Massimo Provinciali – lo dobbiamo anche a quanto siamo riusciti a seminare nel 2014”.
L’elenco di quanto seminato è lungo: banchinamento della sponda Est della Darsena Toscana, banchinamento della Calafati, microtunnel del Marzocco (gara aggiudicata), aggiudicazione consolidamento pontile 12 alla radice della darsena Petroli, seconda vasca di colmata, escavo tra Darsena Nuova e banchina, dragaggio lato nord molo Italia, resecazione calata del Marzocco. Provinciali ha ricordato il ritorno delle grandi compagnie dei containers, i radicamenti di Msc e Grimaldi, la Masol, i collegamenti ferroviari in corso d’opera, il Tuscany Port Community System per il pre-clearig e infine i progetti avanzati per i servizi con LNG nel porto. In sostanza, tanta carne al fuoco e un bilancio – ha concluso Provinciali – che proietta Livorno tra gli scali finalmente più dinamici in vista di un riassetto nazionale ed europeo della portualità.

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Pubblicato il
11 Aprile 2015

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