Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Autostrade, sistema “scandaloso”

Un buon terzo delle facilitazioni va ai services delle associazioni

Nereo Marcucci

ROMA – Una nota diramata da Confetra, sottolinea che “l’attuale regime degli sconti autostradali a favore degli autotrasportatori è scandaloso”. Il meccanismo è tale – dice la nota – che dei 200 milioni stanziati ogni anno dallo Stato un buon terzo va a finanziare le associazioni di categoria che con le loro società di servizi si frappongono tra le autostrade e i trasportatori. Presidente dell’Associazione delle autostrade è lo stesso Palenzona – sottolinea Confetra – che presiede anche la Faiservice, maggiore beneficiaria tra quelle società di servizi.
La Confetra, Confederazione dei Trasporti e della Logistica, ritiene quindi che in una fase delicata di spending review il Governo dovrebbe concedere gli sconti ai trasportatori direttamente al casello, recuperando molte decine di milioni di euro da destinare a finalità più nobili. Nel complesso in questi anni lo Stato ha destinato a questo meccanismo di sconti – conclude Confetra – circa 2 miliardi di euro.
[hidepost]Il presidente di Confetra Nereo Marcucci sottolinea, a integrazione della nota, che il meccanismo adottato al governo italiano finisce non solo per non aiutare, ma addirittura per penalizzare gli autotrasportatori, specie le piccole aziende. C’è di più: nell’Unione Europea lo sconto (anche del 13%) praticato agli autotrasportatori sulle autostrade viene erogato quasi ovunque dalle società autostradali direttamente ai camionisti, nell’ambito dei propri introiti; mentre in Italia è lo Stato con la fiscalità nazionale che si accolla il suddetto sconto, a tutto vantaggio delle società delle autostrade e “girandolo” alle società di services delle associazioni di categoria. D’accordo con Confetra si stanno dichiarando anche altre associazioni, a partire da Fita-Cna. E la protesta cresce.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Luglio 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio