Già collaudato con successo il nuovo tratto del canale di Suez
Il test con alcune portacontenitori dell’ultima generazione ha avuto successo – Forte scorta militare anche con gli elicotteri per ogni passaggio navale – Annunciato un ulteriore settore a est di Port Said con 18,5 metri di profondità
CAIRO – Alla vigilia dell’inaugurazione della nuova tratta del canale di Suez, che è prevista per sabato 6 agosto, ci sono stati già alcuni importanti “collaudi” del grande lavoro, completato in un tempo record di 11 mesi malgrado tutti i problemi connessi sia al terreno che al terrorismo. E’ stato ricordato dallo stesso presidente dell’Autorità del canale Mohab Mameesh che nel corso degli ultimi mesi sono stati decine gli attacchi da parte dei terroristi islamici, con decine di soldati e di poliziotti uccisi, ma con nessuna sostanziale interruzione ai lavori.
[hidepost]Lavori che sono costati 8 bilioni di dollari, hanno creato un sistema che consente l’incrocio di grandi navi eliminando una volta per tutte la necessità di traffico alternato, ed hanno pertanto ridotto a sole 11 ore l’attraversamento del canale, contro le 22 ore attuali.
Dopo il “collaudo” con la prima nave, altre unità portacontainers hanno già attraversato il nuovo tratto del canale, sotto attenta scorta militare sia sulle rive del corso d’acqua sia con elicotteri dell’esercito egiziano potentemente armati. L’agenzia Reuters ha riferito che tra le prime unità navali ad attraversare il nuovo canale sono state registrate una unità di bandiera USA, una di bandiera danese e una del Barhain, quest’ultima proveniente dall’Italia e diretta in Arabia Saudita. Con il nuovo canale non sono finiti i grandiosi progetti egiziani per potenziare ulteriormente quella che è la principale risorsa economica del paese. Prossimamente saranno avviati i lavori per una deviazione dello sbocco del canale a est di Port Said per circa 9,5 chilometri di lunghezza, 250 metri di larghezza e 18,5 metri di profondità. Costerà altri 60 milioni di dollari e sarà pronto in 7 mesi, puntando a rendere ancora più facile e veloce il passaggio delle portacontainers dell’ultima generazione. Per le quali, a questo punto, solo i porti italiani sembrano essere ancora una volta in colpevole ritardo.
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