Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Delega sulla legge nautica: ora attesi i decreti attuativi

Semplificazioni normative, revisione dell’assurdo “visus” della patente, più strutture per i natanti e pene più severe sui comportamenti a rischio

Carla Demaria

GENOVA – L’UCINA sottolinea in una sua nota che la legge delega appena licenziata dalla Camera autorizza il Governo a emanare uno o più decreti legislativi, volti a semplificare il regime amministrativo e la navigazione delle unità da diporto, comprese quelle adibite ad attività commerciale, e le attività di controllo – che oggi vedono ancora troppe sovrapposizioni fra sette diversi corpi di polizia – nonché l’aggiornamento della normativa di sicurezza.
“La necessità era duplice – ha spiegato la presidente di UCINA Confindustria nautica, Carla Demaria – da un lato si trattava di colmare le lacune della stesura originaria del 2005.
[hidepost]Allora fu lasciata scadere la finestra normativa prevista dalla delega, ma da esercitarsi l’anno successivo a quello di emanazione. Oggi si provvede anche a un aggiornamento necessario e conseguente allo sviluppo di questi dieci anni di nautica, a cominciare dalle normative di sicurezza”.
Dal Codice vigente non erano adeguatamente normati i superyacht, il noleggio e anche la locazione di piccoli natanti. C’erano complicazioni per il cambio di bandiera e la dichiarazione d’esportazione, anche se alcune di queste criticità sono state almeno parzialmente risolte dagli interventi legislativi e regolamentari ottenuti da UCINA nell’ultimo biennio.
C’erano poi delle vere e proprie aberrazioni, come il visus richiesto per il rilascio della patente, che non era come quello necessario per la patente automobilistica, ma piuttosto assimilabile a quello dei piloti d’aereo.
Ora per rilanciare concretamente il mercato – Continua UCINA – sono stati previsti la semplificazione degli adempimenti a carico dei diportisti, la destinazione d’uso per la piccola nautica delle strutture demaniali che presentino caratteristiche idonee per essere utilizzate quale ricovero a secco di piccole unità, la regolamentazione dell’attività di locazione dei natanti – oggi rimessa a una moltitudine di ordinanze locali – e la verifica delle procedure di Port State Control, attualmente penalizzanti per l’incoming estero. I piani formativi scolastici si schiudono alla cultura del mare e all’educazione marinara.
Non si è dimenticata la correttezza dei comportamenti. E’ infatti previsto un inasprimento delle sanzioni per la guida pericolosa, in stato di ubriachezza, sotto stupefacenti o nell’ambito delle aree riservate alla balneazione. Sulla solidarietà, c’è l’esplicita previsione di accessi per i disabili nei porti turistici. Anche l’ambiente ha la sua parte, con la previsione di campi di ormeggio attrezzati.
La legge delega è il frutto di due intensi anni di lavoro – continua UCINA – che hanno visto UCINA quale unico interlocutore delle istituzioni. Devo essere grata agli organi associativi e alla struttura che, ciascuno per la sua parte, hanno contribuito fattivamente a questo risultato” – conclude Demaria – “Sono doppiamente soddisfatta, per il successo di UCINA e perché è un successo a beneficio di tutta la filiera, anche di chi è o si ritiene molto distante da noi”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Settembre 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio