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Capraia senza benzina

Finito l’ultimo carico inviato nei giorni scorsi, non ne verranno inviati altri

Rossana Di Stefano

CAPRAIA ISOLA – Sembra impossibile, ma la comunità capraiese e le centinaia di barche stanziali o di passaggio stanno rischiando di rimanere senza più benzina. L’ultima spedizione di carburante, un’autobotte con circa 17 mila litri, è partita con il traghetto della Toremar la settimana scorsa e non ne seguiranno altre. Esaurito quest’ultimo rifornimento all’unico distributore locale, l’isola rimarrà a secco. Continuerà ad essere rifornito solo il gasolio.
“Abbiamo fatto tutto il possibile per tenere in piedi il servizio di rifornimento di benzina – spiega la titolare della società del distributore, Rossana Di Stefano – ma il costo del trasporto dell’autobotte sul traghetto è insostenibile.
[hidepost]Ci viene imposto, per motivi di sicurezza, di far viaggiare l’autobotte della benzina in viaggi senza passeggeri, con un costo da 6 a 8 mila euro. Cifra che, spalmata su 16/17 mila litri rende il prezzo alla pompa insopportabile per gli utenti e annulla ogni margine di guadagno per la nostra società, che ci va a rimettere”.
Il problema è annoso, ed è stato segnalato tante volte – dice ancora la signora Di Stefano – sia alle autorità isolane, sia alla prefettura, sia alla Toremar. Trattandosi di un servizio di pubblica utilità, è stato chiesto dalla società di adottare lo stesso principio con cui vengono fatti viaggiare sul traghetto i camion con le bombole di gas liquido: che sono imbarcati in viaggio con i passeggeri (fino a 25 passeggeri: ma in questa stagione molte volte il traghetto viaggia anche con meno utenti) e pagano quindi una cifra estremamente più bassa. Anche il camion del gasolio viaggia con le stesse normative del gas, e la differenza di costo del passaggio sulla nave è abissale: 200 euro contro i 6 mila o più.
Secondo Rossana Di Stefano la normativa cui la Toremar si riferisce – supportata dalla Capitaneria di porto che si richiama alla safety – potrebbe comunque consentire di far viaggiare la cisterna della benzina esattamente con le stesse norme di sicurezza del gas in bombole, riducendone il costo senza più rischi di lasciare a secco tutti i motori dell’isola. Ma ad oggi non è stata trovata alcuna soluzione. Così l’annuncio: finito l’ultimo rifornimento (con il prezzo al litro che viene mantenuto “politicamente” dal gestore a 1,99 euro) i motori a benzina non avranno più carburante. 17 mila litri dureranno probabilmente fino a primavera, visto che d’inverno sull’isola viaggiano poche auto (più che altro il consumo è dei motori fuoribordo dei piccoli pescatori) e che il Comune ha incentivato i mezzi elettrici a due ruote. Ma Capraia rischia di essere, dalla prossima primavera, l’unico lembo di territorio italiano senza benzina.

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Pubblicato il
17 Ottobre 2015

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