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Confitarma: in Europa e in Italia

Dall’agenda Confitarma impegni e prospettive sul cluster marittimo.

ECSA: il 9 dicembre, Niels Smedegaard, presidente e CEO della società DFDS, è stato eletto nuovo presidente dell’ECSA insieme a Panagiotis Laskaridis, fondatore e CEO della Laskaridis Shipping, quale vice-presidente. Niels Smedegaard, che subentra a Thomas Rehder, inizierà il suo mandato a gennaio 2016.
[hidepost]16 + 1 proposte per rilanciare politica marittima dell’UE: l’8 dicembre a Bruxelles, l’Ecsa ha organizzato un incontro ad alto livello per presentare alla Commissione europea 16 + 1 proposte al fine di fornire un contributo costruttivo in vista della prossima revisione della politica marittima dell’Ue nel 2017. I suggerimenti dell’ECSA per il settore marittimo comprendono proposte per favorire la leadership globale dell’UE, completare il mercato interno, incentivare l’occupazione e contribuire a ridurre le emissioni di CO2 del continente attraverso una migliore integrazione tra le modalità di trasporto e il maggior utilizzo della via marittima per passeggeri e merci. A complemento delle 16 proposte politiche, gli armatori europei propongono anche una sorta di “checklist” per far sì che le norme Ue che regolano lo shipping possano aggiungere valore a ciò che viene deciso a livello internazionale. Violeta Bulc, commissario Ue ai Trasporti, ha ringraziato l’ECSA per il suo contributo e ha espresso la speranza che shipping e Commissione possano tradurre tali priorità in azioni concrete. “I 16 + 1 punti ECSA sono una proposta molto olistica – ha affermato la Bulc – invitando “il settore dei trasporti marittimi a lavorare più da vicino con la Commissione nelle direzioni proposte. È un processo che ci renderà entrambi più forti”. Una delle proposte ricorrenti della signora Bulc è la digitalizzazione e i suoi numerosi vantaggi in settori quali la semplificazione amministrativa e il completamento del mercato interno per lo shipping, che rimangono una pietra miliare della politica marittima della Commissione. Tra i partecipanti all’incontro anche Wim van de Camp, eurodeputato olandese del PPE, che ha sollecitato la Commissione a presentare il “pacchetto” shipping sottolineando l’importanza di rivitalizzare il trasporto marittimo a corto raggio in Europa. Mark Frequin, direttore generale delle Infrastrutture del ministero dei Trasporti e Mobilità olandese, ha brevemente presentato le priorità della prossima Presidenza olandese del Consiglio, fra le quali un accordo sulla politica portuale europea, l’esercizio refit sulla legislazione sicurezza delle navi passeggeri e un approccio più pragmatico in sede IMO. Particolare attenzione sarà data alla navigazione a corto raggio, con una conferenza organizzata dalla presidenza olandese nei Paesi Bassi all’inizio del 2016, al quale parteciperà anche l’ECSA. Le 16+1 proposte Ecsa sono disponibili all’indirizzo: http://www.ecsa.eu/images/NEW_Position_Papers/ECSA_Seting%20Sail%20for%202017.pdf.

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ROME MED 2015: dal 10 al 12 dicembre si svolge a Roma il Forum MED – Mediterranean Dialogues, promosso dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) con la collaborazione di ArabTrans Think Thank Network e di Aspen Institute Italia. La prima edizione dal titolo “Beyond Turmoil, a positive Agenda” ha come obiettivo di fornire le basi per una nuova agenda per il Mediterraneo affinché la regione cessi di essere percepita solo come sinonimo di crisi, pericolo e instabilità, ma torni ad essere teatro di opportunità. Il Forum è dedicato alle attuali sfide e trasformazioni dello scenario Mediterraneo diventato l’epicentro del disordine internazionale. La priorità resta la sconfitta di Daesh e dell’estremismo violento, l’avvio di una transizione politica in Siria e la nascita di un governo di concordia nazionale in Libia, ma è necessario andare oltre il caos attuale e immaginare un nuovo ordine regionale costruito attraverso la diplomazia, il partenariato, la governance e il co-sviluppo. Al Forum, articolato in 3 giornate di incontri, 4 Special Dialogues, 4 percorsi (Shared Prosperity; Shared Security; Migration; Media, Culture & Society) e 23 sessioni, presenti 33 capi di Stato, ministri e vertici di organizzazioni internazionali e 200 leader dell’economia, della politica e della cultura.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2015

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