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Lo schema del ministero

DRAGAGGI NEI PORTI
Il ministero dell’Ambiente, anche in vista della riforma del sistema portuale italiano avviata dal Governo, sta procedendo ad emanare due regolamenti e una modifica normativa, che porteranno, in tempi brevi, a superare le difficoltà tecniche e operative che sono state riscontrate in questi anni nella realizzazione delle opere di dragaggio.
[hidepost]DI COSA SI TRATTA
Per quanto riguarda i regolamenti, il primo tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere che ricadono all’interno dei SIN, i Siti di Interesse Nazionale (ad esempio Livorno, Piombino e Carrara).
Il secondo, in attuazione dell’art. 109 del D.Lgs 152/2006, è il regolamento che disciplina la procedura per l’approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree SIN, le modalità e i criteri per la gestione del materiale dragato, tra cui l’immersione in mare dei materiali di escavo dei fondali marini.
GLI ALTRI PROVVEDIMENTI
Con un emendamento al Collegato Ambientale (provvedimento già approvato in Senato e in attesa dell’ok definitivo della Camera) vengono semplificati i criteri di costruzione delle casse di colmata e delle vasche di raccolta.
Oggi, le casse di colmata, le vasche di raccolta o le strutture di contenimento vengono costruite, anche dove non si è in presenza di materiali pericolosi, con parametri di permeabilità pari a quelli previsti per il contenimento dei rifiuti dal Decreto legislativo 36/2003.
Con questa modifica normativa tuteliamo le acque e il suolo attraverso le migliori tecnologie disponibili, tendendo conto della tipologia di materiale che si va a trattare caso per caso. Ma è stato fatto di più.
Con un’altra modifica al Collegato Ambientale e grazie al lavoro svolto da un gruppo di lavoro istituito, presso il Ministero dell’Ambiente, a cui hanno preso parte il Ministero dei Trasporti, il Ministero della Salute, ISPRA, ISS e il CNR, sono state definite le linee guida e i valori di riferimento che consentono l’automatica deperimetrazione delle aree a mare da SIN a SIR (Siti di Interesse Regionale).
I DRAGAGGI COME UN’OPPORTUNITA’
Sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono in antitesi. I dragaggi devono essere un asset fondamentale per lo sviluppo della blue economy, ma lo devono diventare anche dal punto di vista ambientale.
QUALI BENEFICI DA QUESTE RIFORME
Avremo, finalmente, un quadro regolamentare chiaro, certezza e semplificazione delle procedure; in sintesi una normativa che affronta in maniera organica la questione dei dragaggi nelle varie tipologie dei porti italiani. In breve tempo saranno superate le difficoltà riscontrate in questi anni durante le operazioni di dragaggio e nella gestione del materiale dragato nei vari usi consentiti, casse di colmata, immersione a mare e ripascimento.
Si tratta di un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della semplificazione normativa e che favorirà l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per l’esecuzione degli interventi.
QUALI RIFLESSI PER LA COSTA TOSCANA
Mentre Piombino ha già effettuato importanti opere di infrastrutturazione e di dragaggio portando i fondali a -20 mt (e lo ha fatto utilizzando in via sperimentale alcune procedure inserite nei nuovi regolamenti che andremo a definire), Livorno e Carrara potranno beneficiare delle semplificazioni in via di approvazione nelle opere di dragaggio e gestione dei sedimenti, sia nell’eventuale realizzazione delle casse di colmata.
I TEMPI
E’ un percorso che prevede tempi diversi, trattandosi di un insieme di provvedimenti distinti, ma il traguardo che ci siamo posti è quello di concludere questo percorso di riforma entro la fine dell’anno.
GLI ALTRI PROVVEDIMENTI
Con un emendamento al Collegato Ambientale (provvedimento già approvato in Senato e in attesa dell’ok definitivo della Camera) vengono semplificati i criteri di costruzione delle casse di colmata e delle vasche di raccolta.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2015

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