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Porte vinciane a Pisa sull’Incile (ma quelle di Livorno ritardano)

Entro la fine del 2016 la Darsena Pisana sarà collegata al fiume in un circuito per le barche finalmente aperto – Per le “porte” sulla Darsena Toscana invece non c’è ancora la leggina regionale

FIRENZE – Da una parte, l’antico sogno della repubblica marinara di Pisa di avere uno sbocco al mare diretto: grazie alle “compensazioni” di OLT, sono cominciati i lavori all’Incile che dovrà unire in un’unica via navigabile la Darsena Pisa e il canale dei Navicelli con Boccadarno e il mare. Dall’altra parte ci si attende – dopo anni di diatribe e di rinvii – la famosa “leggina” promessa dal governatore della Toscana Enrico Rossi che passi definitivamente la competenza e la gestione delle “porte vinciane” l’ingresso della Darsena Toscana all’Autorità portuale.
[hidepost]Siamo di fronte, in sostanza, a un progetto globale che Giovandomenico Caridi, amministratore unico della Navicelli Spa (e proiettato anche sull’interporto Vespucci di Guasticce) ha recentemente definito come la creazione di un circuito aperto anche alla media e grande nautica che renderà la Darsena Pisana del tutto indipendente dal porto di Livorno.
Certo, dovrà ancora passare tanta acqua sotto le porte vinciane. Da quello che si sa, l’apertura dell’Incile tra la Darsena Pisana dei Navicelli e l’Arno avverrà nel giro del 2016: in forte anticipo cioè con la costruzione della “foce armata” dell’Arno che è propedeutica (e indispensabile) per la definitiva tombatura di quel ramo dei Navicelli che oggi sfocia in Darsena Toscana e che, porte vinciane aperte o no, costituisce uno dei problemi di insabbiamento più gravi del porto dei contenitori. La foce armata richiederà almeno due anni di tempo dall’inizio dei lavori: che non sono ancora avviati, a differenza di quelli dell’Incile che sono cominciati nello scorso settembre. Questi ultimi, finanziati come detto dalla OLT (5 milioni di euro, non bruscolini) sono gestiti dalla Navicelli Spa e realizzati dalla impresa Forti: sono già stati rimossi i fanghi, è stata eliminata la vecchia e ormai non funzionante “ghigliottina”, è stato rimesso in funzione il ponte girevole di via 2 Settembre, sono stati anche costruiti i muri di sponda e le palancole per proteggere gli argini a sostegno delle porte vinciane che regoleranno il passaggio delle barche (e delle acque).
Nella sostanza però qualche vantaggio dall’apertura dell’Incile potrebbe venire anche alla Darsena Toscana di Livorno, riducendo il passaggio delle barche attraverso le porte vinciane labroniche: che potranno rimanere più chiuse (o almeno: meno aperte) di oggi. E’ una speranza, in vista del nuovo importante dragaggio dalla darsena che sta per partire e che riporterà i fondali a 12,5 metri (nuovi apporti dal canale dei Navicelli e dalle sue piene permettendo).

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Pubblicato il
19 Dicembre 2015

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