Le tre gare
LIVORNO – Le feste natalizie non hanno impedito all’Autorità portuale labronica di avviare alcune delle procedure di gara attese ormai da mesi. Per la precisione, ecco una sintesi dei quanto operato nei giorni scorsi dal commissario Giuliano Gallanti e dal presidente della Porto 2000 Massimo Provinciali.
[hidepost]Porto 2000 – Risultano partite le lettere di invito a partecipare alla gara per i quattro gruppi internazionali che avevano manifestato, con nota scritta, l’interesse a partecipare. E’ di fatto l’avvio della procedura di gara perché ai quattro concorrenti è stato chiesto di presentare le proprie offerte dettagliate, sia sulla base della valutazione economica fatta dall’advisor, sia sul progetto del comparto crociere tra l’Alto Fondale e la Calata Orlando. La procedura è andata per le lunghe perché la Porto 2000 ha dovuto valutare con attenzione sia i requisiti dei gruppi sulla base della lettera di invito (consistenza patrimoniale, esperienza nel settore, etc.) sia l’eventuale esistenza di elementi ostativi.
Piattaforma Europa – Dopo aver atteso per almeno un paio di mesi l’ok dell’Autorità anticorruzione, il commissario Gallanti ha deciso di rompere gli indugi e di varare la gara internazionale per il project-finacing della Darsena Europa, primo passo per la Piattaforma. Il testo della gara dovrà comunque essere inviato prioritariamente alla commissione della UE a Bruxelles. Il che avverrà immediatamente dopo Capodanno, nei primi giorni lavorativi del 2016. Poi la gara partirà secondo i canoni già concordati con il ministero. Da segnalare che manca ancora la comunicazione ufficiale del finanziamento dei 50 milioni che il governo ha promesso nell’ambito dell’accordo di programma per il rilancio del comparto costiero della Toscana.
Gara dei bacini – C’è l’accordo, che ha avuto il nulla osta anche dalla magistratura inquirente per il sinistro sul bacino galleggiante, perché non appena sbloccato il sequestro del relitto del bacino stesso l’attuale concessionario, cioè il cantiere Benetti, proceda immediatamente al suo recupero e alla riparazione. La gara per l’assegnazione del comparto bacini slitta necessariamente a quando anche il bacino Mediterraneo, oggi semiaffondato, sarà riparato. Secondo i tecnici della Benetti occorreranno un paio di mesi di lavoro, compresa la rimozione del relitto della navetta oceanografica che ha causato il danno. Il cantiere Benetti nel frattempo sta organizzando il varo del suo primo mega-yacht da 90 metri che avrebbe dovuto scendere in acqua dal Mediterraneo e dovrà invece con tutta probabilità essere trasferito con una chiatta a La Spezia.
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