L’Ecobonus per i Tir sui traghetti riparte con la legge di stabilità
Già stanziati i fondi per i prossimi tre anni, insieme a quelli per avviare anche un ferro-bonus che dovrà incentivare il trasporto merci su rotaia con i nodi intermodali

Antonio Cancian
ROMA – Italia batte UE, almeno sui tempi, per il bonus all’autotrasporto via mare. Dopo l’Ecobonus di RAM dell’epoca Affinita, il governo sta predisponendo il decreto sollecitato da Antonio Cancian, successore di Affinita come amministratore delegato in Rete Autostrade Mediterranee, per riprendere l’incentivo istituzionale agli autotrasportatori che utilizzano i traghetti ro/ro invece della strada. Non si tratta della solita promessa: nella legge di Stabilità – ha ricordato in questi giorni lo stesso Cancian – il governo ha stanziato 45,4 milioni per il 2016, altri 44,1 milioni per il 2017 e 48,9 milioni per il 2018.
[hidepost]L’atteso decreto attuativo dovrà stabilire come erogare il contributo ai trasportatori, sulla base di vari suggerimenti che erano emersi, compreso quello di pagarlo direttamente agli armatori. Allo scopo c’è stata proprio ieri una riunione a Roma con i tecnici di DG Competition proprio per dirimere in sede definitiva a chi erogare il Bonus. Secondo Confitarma, se il Bonus venisse pagato agli armatori questi ultimi si impegnerebbero a riversarlo “quasi totalmente” sui trasportatori.
Che il sistema dell’Ecobonus funzioni l’ha dimostrato il risultato: dal 2007 al 2010, quando è stato erogato attraverso RAM, l’Ecobonus ha visto incrementare l’utilizzo dei traghetti del 22,3% da parte dei mezzi pesanti, alleggerendo della stessa percentuale la pressione sulla rete stradale. Il Bonus fu poi bloccato dalla UE che aveva espresso dubbi sul fatto che potesse apparire come aiuto di Stato. Adesso però è la stessa UE a predisporre un progetto di Eurobonus analogo, pressata dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale sulle strade. E mentre il progetto nasce (lentamente, come quasi sempre a Bruxelles) con l’adesione di Italia, Spagna, Portogallo e Francia, il governo italiano ha deciso di partire per conto proprio, con gli stanziamenti nella legge di stabilità.
C’è anche la novità, sempre nella stessa legge, di uno stanziamento per un Ferro-bonus destinato a incrementare il trasporto cargo su ferrovia, con arrivi e partenze dai nodi intermodali. Siamo all’inizio di un esperimento, ma con buone prospettive di crescita.
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