Terminalisti: polo unico ro/ro a Livorno
LIVORNO – Il comunicato dell’Authority è stringato, anche perché – come prevedibile – siamo all’avvio di un lungo e non facile percorso. Però almeno i tre principali terminalisti del comparto ro/ro, ovvero Sintermar (Corrado Neri), Lucarelli (Roberto Piccini e Cristiano Lucarelli) ed LTM (Fabio Selmi e Francesco Conti) nell’incontro con Gallanti e Provinciali in Capitaneria si sono detti d’accordo sulla ricerca di una soluzione, che porti a un “contratto di rete”.
[hidepost]Il che significa, in parole povere, ad avviare una collaborazione tra i tre gruppi che sia propedeutica alla nascita di un polo unico dei ro/ro, come scritto nel POT e nel piano regolatore del porto, da tutte le componenti approvato.
Che vuol dire? Vuol dire cercare di superare quella che oggi è una distorsione inaccettabile in un porto con spazi e banchine risicate per i ro/ro: ovvero che in certi giorni un terminal deve rifiutare le navi perché ne ha troppe mentre un altro, in contemporanea, ha la banchina vuota. Logica vorrebbe che il terminal vuoto ospitasse le navi in eccesso di quello troppo pieno, magari con una amichevole compensazione (stabilita nell’ambito, appunto, di un “contratto di rete”). Oggi non accade, e spesso ci si fa anzi la guerra. Da qui l’azione dell’Autorità portuale (presenti all’incontro il presidente Gallanti e il segretario generale Provinciali) e dell’Autorità marittima (ospite nei suoi uffici il comandante della Capitaneria Cv Di Marco) per arrivare alla soluzione.
Ci sarà, è stato detto nel comunicato, un tavolo tecnico per approfondire tutti gli aspetti dell’eventuale ed auspicabile accordo. Secondo Massimo Provinciali c’è la possibilità che il porto di Livorno si confermi battistrada di nuove e più valide regole operative anche in questo campo, dopo esserlo stato anche per altre importanti vicende come le soluzioni innovative adottate dal ministero per le stesure dei piani regolatori portuali. Avanti adagio: ma almeno, avanti.
A.F.
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