Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Molo Italia e il “niet” a Cotunav

LIVORNO – Il dilemma è solo formalmente semplice da risolvere: come è stato sancito dall’ultima commissione consultiva della Port Authority, il molo Italia è destinato ai forestali (e alle crociere) dal piano regolatore, dunque non ci possono andare navi di altra tipologia.
[hidepost]Era stato detto di no a Lucarelli che voleva appoggiarci la Tirrenia, è stato ribadito no all’agenzia marittima Austral che ha chiesto lo stesso per Cotunav. Le regole – hanno detto Giuliano Gallanti e Massimo Provinciali per l’Authority – vanno rispettate, altrimenti non servono.
E’ giusto. Però si potrebbe vedere la faccenda anche da un’altra angolazione. A che servono le regole sul porto? A farlo funzionare meglio, è ovvio. E quando un porto funziona meglio? Quando aumenta i traffici e trova soluzioni per un maggior numero di servizi, è altrettanto ovvio. Dunque, far rispettare le regole e tenere le banchine vuote – o non utilizzate al massimo delle loro potenzialità – con il rischio di far scappare linee di navigazione storiche non sembra la soluzione migliore.
E’ il caso di Cotunav, che ha sempre attraccato a Livorno, ma non può più farlo al terminal Ltm (dove andava fino a ieri) perché c’era solo una gru noleggiata da Lorenzini per il suo traffico contenitori; e non gli è permesso di farlo al molo Italia dove c’è la gru adatta, c’è anche il terminalista (Scotto) con le licenze per i contenitori e le altre merci della nave, però il piano regolatore non lo prevede.
Io credo nel buon senso, fino a prova contraria. E mentre l’agenzia di Cotunav ha deciso di tutelarsi con lo studio marittimista Canepa, prima di gettare la spugna e accettare le offerte di Marina di Carrara e di Piombino, mi auguro che a palazzo Rosciano si trovi una soluzione. Sappiamo da tempo che la coperta è corta. Ma non fino al punto di cacciare le navi e il lavoro, mi dicono un milione e mezzo di fatturato annuo che la Cotunav vale per il porto, Con questi lumi di luna, davvero è “niet”?
Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Febbraio 2016

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio