Piombino hub di General Electric
L’accordo firmato con la Regione Toscana e le ricadute – Guerrieri: e adesso avanti con gli altri progetti

Luciano Guerrieri
FIRENZE – Si concretizza il piano della Nuova Pignone, gruppo General Electric, per i nuovi investimenti nella Toscana con una forte proiezione anche sul porto di Piombino. E’ stato solennemente firmato a palazzo Strozzi Sacrati un doppio documento che comporterà per Piombino investimenti per “alcune decine di milioni” e la progressiva creazione di 300 posti di lavoro. Alla firma c’erano il governatore Enrico Rossi, l’ad di General Electric Jeff Immelt, il presidente di GE Oil & Gas Lorenzo Simonelli, il presidente della Nuova Pignone Massimo Messari con il ministro Federica Guidi a rappresentare il governo. Il sindaco di Piombino Massimo Giuliani e il commissario dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri erano anch’essi presenti e si sono espressi con grande ottimismo sull’accordo.
[hidepost]General Electric investe circa 600 milioni di euro, in buona parte in Toscana. Per quanto riguarda Piombino, la multinazionale ha confermato la volontà di creare un polo di assemblaggio portuale per moduli di centrali a gas da inviare in particolare in Medio Oriente e in Australia. E’ il programma di cui si è a lungo parlato e che non esclude – ha detto Massimo Messeri – l’utilizzo del sito di Avenza e l’eventuale ricorso anche a Livorno – dove sul terminal Lorenzini sono stati spesso operati importanti spedizioni – e Marina di Carrara.
Luciano Guerrieri, commissario ex presidente dell’Authority di Piombino, sottolinea l’importanza dell’accordo, che è “uno dei primi, importanti e concreti passaggi – dice – sul piano di sviluppo del porto nel quadro dei grandi lavori che si stanno completando per aree e banchine”. Gli altri progetti sono, come noto, il polo delle demolizioni delle navi obsolete, per il quale sono in corso definizioni, e lo sviluppo di quel settore dello yachting che a lungo è rimasto nei progetti ma che comincia a prendere forma.
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