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Bestack a Fruit Logistica

BERLINO – Ha chiuso ieri, venerdì 5 febbraio la nuova edizione di Fruit Logistica, la vetrina di riferimento a livello internazionale per aziende, retailer, buyer e operatori del settore ortofrutticolo alla Fiera Messe di Berlino.
[hidepost]Bestack, il consorzio non profit di ricerca che riunisce i produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, è stato presente nello spazio collettivo del CSO-Ice-Fruitimprese-Italia Ortofrutta, sotto l’ombrello del Marchio Italy, insieme a una quarantina di aziende che rappresentano le eccellenze italiane del settore: l’area espositiva – Padiglione 2.2, stand A04 – è la più grande di sempre.
In particolare il consorzio ha curato parte degli allestimenti nell’area eventi e degustazione: qui il cartone ondulato avrà un ruolo da protagonista. A fare da scenografia sarà infatti una parete di cassette a marchio Bestack – bianche, eleganti, pulite – a servizio della valorizzazione del prodotto. E con uno sguardo verso il futuro del comparto: un futuro in cui il packaging vada oltre le sue mere funzioni logistiche e conquisti un ruolo da protagonista nella personalizzazione del prodotto e del brand, nella comunicazione di qualità, tipicità e italianità, nella lotta contro gli sprechi e nella salvaguardia dell’ambiente.
“L’anno appena concluso – ha dichiarato il direttore di Bestack, Claudio Dall’Agata – tra tutte le recenti crisi che ci lasciamo alle spalle, è stato quello con i maggiori indizi di stimolo per il settore ortofrutticolo, quello in cui abbiamo messo in campo tante idee e iniziative, e buttato tanta legna nel camino. Il 2016, proprio per questo, deve essere l’anno in cui diamo fuoco al camino. Se l’obiettivo è rinnovare la capacità competitiva del settore ortofrutticolo italiano, la ricetta non è semplice, ma noi abbiamo un’idea. Un auspicio, più che altro: cambiamo marcia alla nostra comunicazione, in chiave soprattutto consumer, mettiamo da parte l’autoreferenzialità e parliamo al consumatore. Andiamo verso una ‘coolizzazione’ di frutta e verdura italiana”.
Nei dibattiti che hanno acceso il settore, l’opinione è concorde: qualità, bontà e genuinità dei prodotti, da mission di filiera sbandierata ai quattro venti, devono diventare un requisito imprescindibile per far riconquistare la fiducia dei consumatori e far riprendere quota alle vendite, qualificarsi in export, conquistare nuovi canali, stimolare nuove occasioni di consumo.
“Anche nel settore packaging si è investito molto nell’anno appena trascorso – continua Dall’Agata – L’ultima testimonianza sono i casi di innovazione sugli imballaggi presentati alla recente fiera Marca di Bologna. Non più imballaggi di trasporto, ma confezioni che raccontino il prodotto, ne facilitino l’esposizione a punto vendita, riducano lo spreco e aumentino la shelf life e integrino al proprio interno gli stessi valori del prodotto che contengono, la sostenibilità prima di tutto”.
Il mondo della produzione e l’universo del packaging da anni investono in questa direzione, e ora anche la GDO sta capendo l’importanza di questi aspetti.
“Come consorzio – conclude il direttore di Bestack – il nostro impegno, nel 2016, sarà quello di mettere a valore i percorsi di ricerca che negli ultimi cinque anni abbiamo avviato sul mercato, per andare verso la massima soddisfazione del consumatore e per garantire ad esso un prodotto più fresco, con una vita di scaffale più lunga. Perché il cartone… allunga la vita. E’ una promessa”.

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Pubblicato il
6 Febbraio 2016

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