A Fruit Logitic Berlino TDT primo terminal reefer
I contenitori refrigerati in continua crescita – L’importanza dell’area logistica al Vespucci e del rivitalizzato terminal di via Da Vinci
LIVORNO – L’unione fa la forza per l’ortofrutta made in Livorno o almeno ci prova: al Fruit logistica di Berlino, una delle più importanti fiere internazionali del settore, l’Autorità Portuale livornese si è presentata assieme a TDT (Terminal Darsena Toscana) e CSC (Cold Storage Customs Vespucci), del gruppo CFT, per spiegare le potenzialità dello scalo labronico, uno dei pochi, in Italia, a poter contare su un vero e proprio progetto integrato di filiera.
[hidepost]Operazioni portuali a banchina, servizi di stoccaggio e di assistenza import-export, servizi di grande distribuzione e fasi di produzioni a filiera collegate all’Interporto Vespucci: a Livorno tutte queste attività sono coordinate da pochi soggetti, che lavorano in modo sinergico assicurando ai grandi provider della frutta la gestione dell’intero ciclo produttivo. Secondo il responsabile Ufficio Promozione dell’APL, Roberto Lippi, che nella capitale tedesca ha coordinato i lavori aprendo uno spazio espositivo dedicato al porto della città dei Quattro Mori, è proprio questo il vantaggio competitivo dello scalo labronico rispetto agli altri competitor: «Dole, Del Monte, Maffco, Bonita e Banana Fruit hanno già scelto il porto quale hub di smistamento per la propria merce e un armatore come Cma-Cgm ha deciso di rafforzare la propria presenza nello scalo con un nuovo servizio tra l’Ecuador e l’Italia: ci sono i presupposti perché Livorno diventi il polo di riferimento nel Mediterraneo per l’ortofrutta», ha detto Lippi.
L’obiettivo dichiarato della partecipazione alla kermesse, cui hanno partecipato 2800 espositori e 65 mila visitatori provenienti da tutti i continenti, è stato quello di attivare nuove sinergie e portare a Livorno altri traffici. Un traguardo ritenuto assolutamente alla portata dai vertici dell’Authority, sia grazie alla presenza nel porto di aree coperte e magazzini refrigerati per l’esercizio delle attività di deposito della merce (il Livorno Reefer Terminal), sia grazie alla vicinanza, a pochi km di distanza dallo scalo livornese, di un’area logistico distributiva ubicata all’Interporto Vespucci e gestita dalla società Cold Storage Customs, che come ha sottolineato Claudio Torchia, dg del gruppo CFT e coespositore dello stand, può contare su 8mila mq di aree coperte, di cui 4600 metri quadri refrigerati:
«La possibilità di partecipare alla fiera assieme all’Autorità Portuale è stata per noi un valore aggiunto – ha dichiarato Torchia – oggi siamo in grado di offrire un servizio completo che va dalla gestione del magazzino alla consegna sino a destino della merce. I nostri clienti, a cominciare da Del Monte, hanno confermato per il 2016 gli attuali volumi di traffico e i contatti che abbiamo preso in questi giorni porteranno sicuramente in dote a Livorno altri importanti risultati».
Soddisfatto dell’evento anche l’altro coespositore, TDT: «Siamo il primo terminal in Italia nell’import dei contenitori refrigerati – ha dichiarato il direttore commerciale della società, Massimiliano Cozzani – abbiamo deciso di presentarci al Fruit Logistica assieme all’Apl per incontrare i nostri clienti e valorizzare il ruolo di Livorno, dove stanno arrivando volumi crescenti di prodotti deperibili. Stiamo garantendo l’efficienza operativa del terminal nel settore frigo con investimenti continui nei mezzi meccanici e nelle infrastrutture: durante la kermesse ci sono stati degli sviluppi che sicuramente faranno aumentare la quantità di frutta movimentata a Livorno».
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Il porto della Spezia al Fruit Logistica di Berlino con Tarros e La Spezia Reefer Center. Così la dichiarazione di Forcieri: “Sono certo che il settore reefer si svilupperà sempre più anche alla Spezia, consolidando un tipo di traffico dalle grandi potenzialità. E proprio perché ci crediamo fortemente siamo diventati partner di un progetto molto innovativo, “Fresh Food Corridors”, lanciato proprio qui a Berlino”.
Il porto della Spezia è stato in questi giorni presente a Berlino, assieme agli scali di Genova e Savona, riuniti nell’associazione Ligurian Ports Alliance. A rappresentare il nostro scalo all’ edizione n. 25 di Fruit Logistica, la più grande vetrina internazionale specializzata nel settore ortofrutticolo, il Presidente dell’Autorità Portuale della Spezia e, da gennaio, anche di LPA, Lorenzo Forcieri. Presso lo stand anche rappresentanti di Tarros e di La Spezia Reefer Center, Giovanni Bandini, Marcello Debellini e Fabio Bucchioni.
Lorenzo Forcieri: “La presenza del porto della Spezia a Fruit Logistica, oltre a testimoniare il sempre maggior rilievo che riveste il settore dei traffici ortofrutticoli per il sistema degli scali liguri, è motivata dallo sviluppo di questo settore anche grazie a La Spezia Reefer Center – gruppo Contship Italia, attiva da un anno nell’area del retroporto di Santo Stefano, e a Tarros, storica realtà del nostro scalo. Sono certo che il settore reefer si svilupperà sempre più anche alla Spezia, consolidando un tipo di traffico dalle grandi potenzialità. E proprio perché ci crediamo fortemente siamo diventati partner di un progetto molto innovativo, “Fresh Food Corridors”, volto a favorire lo sviluppo di un corridoio logistico integrato per i prodotti agri-food provenienti dal Medio Oriente, per via marittima, che attraverso il nostro porto e quelli di Capodistria, Venezia e Marsiglia, sono diretti tramite ferrovia verso i mercati del Nord Europa”. Tanti e rilevanti gli elementi di innovazione del progetto tra i quali il coinvolgimento di operatori logistici provenienti soprattutto da Paesi terzi non-UE del Mediterraneo.
Marcello Debellini amministratore delegato della società che ha avviato lo scorso anno l’attività del nuovo magazzino a temperatura controllata di Santo Stefano Magra. “Dopo il primo anno di start up, dopo vari test aventi lo scopo di individuare i mercati interessati come porti di ingresso, siamo sempre più convinti di sviluppare nuove direttrici soprattutto mitteleuropee, quindi Svizzera, Bassa Germania, Ungheria, Austria. Dovremo lavorare in sinergia anche con le linee di navigazione per focalizzarci su nuove rotte ora poco presenti sul porto della Spezia, ovvero Africa Sud e costa atlantica del Sud America che sono poi le origini di tanti tipi di merceologia a temperatura controllata, non solo i prodotti ortofrutticoli. A Berlino stiamo cercando di capire su quali prodotti e su quali nazioni di origine possiamo contare”.
Giovanni Bandini Tarros manager & Marketing Sales Tarros: “Alla Spezia, rispetto allo scorso anno sono stati fatti importanti passi in avanti soprattutto sotto l’aspetto documentale, grazie alle procedure di sdoganamento rapido delle merci in arrivo, il preclearing, che consente una rapido transito della merce refrigerata e dei prodotti freschi. La Spezia è un porto relativamente nuovo nel panorama dei traffici refrigerati, ma siamo convinti che ci siano prospettive molto interessanti per il futuro sia grazie alla posizione centrale della nostra città rispetto al mercato del nord Italia, sia per la molteplicità dei servizi di linea che ormai mettono a disposizione i container reefer da e per il nostro porto. Il Gruppo Tarros ha anche ottenuto nel corso del 2015 la certificazione AEO (Authorized Economic Operator) che facilita il transito di tutte le merci contribuendo ad effettuarne in modo ottimale e veloce il trasporto. Tarros conta su una rete di trasporti di linea nel Mediterraneo, regione che purtroppo oggi fronteggia notevoli problemi, ma che è certamente destinata a riprendere pienamente tutte le sue attività”.
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Anche il porto di Trieste si è presentato nei giorni scorsi alla fiera Fruit Logistica di Berlino, l’evento leader a livello internazionale per la filiera del settore ortofrutticolo, con oltre 2600 aziende provenienti da ogni parte del mondo e 60 mila visitatori professionali da 120 Paesi. Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti del Terminal Frutta Trieste, il Gruppo Samer (presente con la Samer & Co. Shipping e la Frigomar), la Trimar e l’Interporto di Trieste, con l’organizzazione a cura dall’Azienda Speciale Aries della CCIAA di Trieste.
Una fiera unica nel suo genere, di fondamentale importanza per il nostro Paese. Con 458 espositori, l’Italia rappresenta la più ampia partecipazione nazionale tra i paesi top 5 (Italia, Spagna, Olanda, Germania e Francia), costituendo un forte polo di attrazione per i visitatori. Altro dato rilevante per il porto giuliano è la presenza strategica dell’Egitto all’interno della manifestazione. “Trieste è la porta naturale per i prodotti ortofrutticoli che provengono dall’area mediterranea, con un occhio di riguardo all’Egitto” – ha affermato il commissario D’Agostino. L’Egitto è infatti per la terza volta, la nazione partner della Fiera. Un dato significativo, specie per il Terminal Frutta Trieste, che da anni ha sviluppato un consistente business proprio con l’import delle patate egiziane. “Nel 2015 abbiamo movimentato 53 mila tonnellate di patate – racconta Marco Garbassi, AD della TFT. “La stagione 2016 è già iniziata e i primi 74 contenitori di patate sono stati sbarcati al molo V. Gli arrivi quest’anno sono più consistenti degli anni passati ed è in aumento anche il traffico di arance provenienti dall’Egitto. Berlino è l’evento di settore più importante, qui convergono i grandi esportatori del Mediterraneo che necessitano di magazzini frigoriferi e anche gli importatori comunitari”. Interessanti le novità del Gruppo Samer: “La presenza alla Fruit Logistica è strategica – spiega Enrico Samer, presidente e ad della Samer & Co. Shipping – per questo siamo presenti anche come Frigomar, società che dispone di imponenti celle frigorifere”. Samer ha pure sottolineato le grandi potenzialità del Terminal Frutta che a breve verrà acquisito dal suo Gruppo: “Il terminal RO-RO avrà possibilità di gestire nuovi spazi al molo V consentendo un incremento del traffico ferroviario. L’acquisizione di TFT si focalizzerà sulla valorizzazione di quello che è già l’attuale core business della società, in sinergia con la Frigomar. Un buon impulso sull’ampliamento dei traffici potrà arrivare dalla Turchia, un Paese in grado di garantire un mercato che offre continuità per 12 mesi e non stagionalità, come è tipico del comparto ortofrutticolo. Per il settore refrigerato attualmente transitano dalla Turchia un migliaio di camion via mare, mentre via terra ne arrivano 30 mila. E’ evidente la quota di traffico che potremo intercettare grazie a questi nuovi investimenti”.
Grande entusiasmo sull’utilità della partecipazione alla fiera berlinese, giunge da parte di Marco Gallegati, AD della Trimar che sottolinea come “I quantitativi dei traffici refrigerati che transitano via Trieste dai Paesi della sponda sud del Mediterraneo, sono aumentati da quando siamo presenti a Fruit Logistica. E’ fondamentale lavorare in sinergia tra operatori triestini e farsi conoscere. I risultati finalmente iniziano ad essere tangibili”. Sulla stessa linea anche l’Interporto di Trieste. Per il presidente Giacomo Borruso, “l’Interporto opera grazie a relazioni pluriennali con esportatori polacchi e israeliani nel settore dell’ortofrutta, collaborando con varie imprese di spedizione locali. Questa manifestazione rappresenta un’ occasione unica per allacciare nuovi contatti commerciali con i player del settore”.
“Il traffico agroalimentare via Trieste ha buoni margini di crescita” – ha concluso D’Agostino. “Se da un lato questo settore necessita di forti investimenti nella logistica, nella conservazione frigorifera, nello stoccaggio, serve anche far arrivare nuove linee dedicate dirette al nostro porto. L’ottimo feedback che abbiamo ricevuto dagli operatori triestini, non può che farci andare avanti in questa direzione. Per l’edizione 2017 stiamo pensando ad alcune novità anche in termini di comunicazione e modalità di presentazione dei servizi offerti dal nostro scalo”.
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