Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Parte il “Fast Corridor” tra il porto e l’Interporto

Lo sdoganamento sarà direttamente al Vespucci per le merci del terminal Lorenzini

LIVORNO – Giovedì prossimo alle 11 si terrà la cerimonia ufficiale per il via al “Fast corridor” doganale tra porto e interporto. Che cos’è il “Fast corridor”? E’ un corridoio controllato doganale, per ora stradale, che permette il trasferimento dei container dal porto di arrivo fino al magazzino di temporanea custodia presso un nodo logistico di destinazione finale (nel nostro caso, l’Interporto).
[hidepost]Perché si tratta di una svolta? Con l’utilizzo di tecnologie digitali, il servizio di trasferimento della merce è monitorato in tempo reale garantendo non solo maggiore sicurezza, ma anche la rilevazione della posizione del camion lungo tutto il percorso effettuato. Si tratta di un sostanziale miglioramento in termini di affidabilità e qualità di servizio lungo la tratta: con i dispositivi di controllo Gps installati sui mezzi di trasporto, è infatti possibile la tracciatura della movimentazione dei container nel rispetto dei percorsi prestabiliti, inviando allarmi in caso di deviazioni dal tracciato o ritardi nella conclusione del trasporto.
Il corridoio controllato doganale collegherà il terminal Lorenzini e una nuova area in custodia temporanea realizzata dentro l’Interporto ed è un servizio che consentirà anche un migliore utilizzo dei servizi forniti dal Tuscan Port Community System per il coordinamento degli scambi informativi fra i soggetti attuatori del corridoio doganale controllato.
È un traguardo importante per tutta la comunità Portuale e per l’Autorità Portuale, che si è fatta soggetto coordinatore e facilitatore nella realizzazione di questo progetto.
All’inaugurazione saranno presenti tra gli altri l’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli; il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci; la presidente di Spedimar, Gloria Dari; il presidente della Provincia, Alessandro Franchi; il presidente e l’AD dell’Interporto, rispettivamente Guido Nastasi e Bino Fulceri, e il presidente dell’Autorità portuale di Livorno Giuliano Gallanti.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Marzo 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio