Contship Italia guarda alla piattaforma Europa
Possibile partecipazione alla gara con una cordata internazionale di terminalisti – Ma il progetto di Civitavecchia va considerato alternativo – Il niet a quello di Venezia

Cecilia Battistello Eckelmann
LA SPEZIA – Di una cosa si può essere certi: è che quando Cecilia Battistello Eckelmann parla per il gruppo Contship Italia di cui è presidente, le cose che dice vanno ben ponderate. Così nell’intervista pubblicata da Ship2Shore venerdì scorso, due valutazioni sulla strategia dei terminal italiani proposti sono significative.
La prima riguarda il progetto del terminal containers offshore di Venezia, fortemente sostenuto dal presidente dell’Authority locale Costa. “Trovo che sia un progetto folle, all’italiana – dice Cecilia Battistello – che senso ha creare un nuovo porto di quelle dimensioni e con quei costi quando c’è uno scalo come Trieste poco distante, con fondali naturali a -18 metri?”
La seconda riguarda il Tirreno, ovvero i progettati terminal container di Livorno (piattaforma Europa) e Civitavecchia (Gavio). “Alla piattaforma Europa in effetti stiamo interessandoci con attenzione – dice la presidente di Contship Italia – e stiamo ragionando se, come e con chi partecipare alla gara.
[hidepost]Trovo che sia un progetto enorme per la piazza livornese e ritengo che proprio per questo due nuovi terminal, considerando anche Civitavecchia, così vicini siano troppi. Bisognerebbe sceglierne uno dei due – sottolinea ancora – anche perché poi non è semplice per il terminalista far quadrare i conti. I costi dell’equipment, prima di tutto delle gru, sono molto elevati. Per quello che ci riguarda è probabile che daremo vita a un’alleanza con altri gruppi terminalistici. Se lo fanno le compagnie di navigazione, credo sarà sempre più utile e necessario arrivare a raggruppamenti di imprese anche fra i terminal”.
I commenti dall’Authority livornese sono, ovviamente, molto positivi. Nessuno dimentica due cose: che Contship conosce bene la realtà locale, avendo per anni gestito il terminal TDT; e che se Cecilia Battistello si dice interessata a Livorno, con il suo fiore all’occhiello del LSTC a La Spezia che non è più lontana da Livorno di Civitavecchia, vuol dire che probabilmente vede un network allargato tra i due porti, per coprire due aree di mercato solo in parte coincidenti. Giuliano Gallanti riferisce di aver già avuto dei contatti con una società di brokeraggio internazionale tedesca, che però non si è scoperta sul suo cliente. Che sia proprio Eurogate, di cui Contship è una costola?
A.F.
[/hidepost]