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I progetti la competizione i tempi

LIVORNO – Benissimo, Cecilia Battistello si dice molto interessata alla piattaforma Europa, con qualche “ma” cautelativo. Comprensibile: si tratta di investire sul privato circa 300/400 milioni di euro, che sono una paccata di vecchi e svalutati miliardi, quasi mille.
[hidepost]Da parte sua l’Autorità portuale ha spostato per la seconda volta i termini per presentare l’interesse alla gara. Comprensibile anche questo: proprio per la cifra in ballo, non ci si può andare a cuor leggero.
Ma c’è di più e nessuno sembra volerlo sottolineare: il confronto tra il progetto Livorno e il progetto Civitavecchia – quest’ultimo l’abbiamo recentemente presentato con un Quaderno – comporterà quasi certamente una scelta del governo sull’uno o sull’altro, perché due sono troppi, considerando anche Vado che è in corso d’opera e i vari potenziamenti di La Spezia e Genova.
La vera preoccupazione, a questo punto, è che si parta con la gara, si facciano presentare le offerte, si nomini la commissione, s’impegnino soldi pubblici (Regione e Authority) e poi all’ultimo tuffo da Roma arrivi un “niet”. I tempi, sempre i tempi a farci tremare. Cioè quelli della politica che non coincidono con quelli dell’economia. Per favore, qualcuno ci può tranquillizzare?
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
9 Marzo 2016

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