La Liguria la Toscana e le poltrone
ROMA – Chiamiamolo pure, se volete, gossip. Però c’è qualcosa di più delle anticipazioni filtrate da Genova e da Roma, raccontate qualche giorno fa dall’Avvisatore Marittimo.
[hidepost]Perché pare che nella corsa appena partita per piazzare le proprie bandierine sulle future Autorità di sistema portuali, una casella sia stata già assicurata: quella dell’Authority di La Spezia-Carrara, “garantita” a Lorenzo Forcieri per la futura presidenza, con a supporto la chiamata dell’ingegner Francesco Messineo (oggi a Marina di Carrara) come segretario generale.
L’accordo – se accordo c’è davvero stato – sarebbe nato all’interno del Pd, gestito da Debora Serracchiani (che nel Pd è responsabile dei porti) che avrebbe ottenuto l’ok sia del ministro Graziano Delrio, sia dei presidenti delle due regioni interessate, Giovanni Toti per la Liguria ed Enrico Rossi per la Toscana. Un accordo necessario dopo che le Regioni sono state rimesse in corsa dalla nota sentenza della Consulta. E un accordo che potrebbe fare da apripista a ulteriori “arrangiamenti”. Perché dove i porti dei sistemi sono di competenza di due regioni, si potrebbe arrivare a spartizioni politiche come sembra sia avvenuto tra Toti e Rossi. Più precisamente: se Toti cede al Pd la presidenza di La Spezia, avrebbe avuto garanzia che gli toccherà per un suo uomo la presidenza dell’Autorità di sistema Genova-Savona. E qui si sono già scatenate le toto-scommesse: con nomi nuovi ma anche con “ripescaggi” di ex presidenti di destra (il nome di Gianni Moscherini “ronza” da qualche ora), sia pure con l’avvertenza che spesso i veri designati emergono solo all’ultimo tuffo.
Il discorso vale anche per l’Authority di sistema toscana tra Livorno e Piombino (visto che Marina di Carrara sembra definitivamente assegnata a La Spezia malgrado le resistenze locali). L’attuale commissario Giuliano Gallanti sembrerebbe saldamente in sella per la promessa (mai ufficialmente confermata: ma il gossip gira) del governatore Rossi di fargli completare la grande sfida della piattaforma Europa. Gallanti ha piena sintonia con il suo segretario generale Massimo Provinciali: ma c’è in ballo anche Luciano Guerrieri, ex presidente e oggi commissario a Piombino, che ha fatto più che bene, è uomo d’azione più che di parole, ed è molto stimato dagli imprenditori. Ci sarà uno scozzo tra Provinciali e Guerrieri per il posto di segretario? Oppure per l’uno o per l’altro si profila una promozione ad altro incarico? Di cariche in ballo ce ne sono parecchie: dall’interporto Vespucci (riunioni dopo riunioni in questi giorni tra Roma e Firenze per evitare il crac e convincere le banche a rifinanziare il debito) alla Porto 2000 in fase di privatizzazione, per non parlare della maxi-operazione della piattaforma Europa che potrebbe cooptare un vero esperto del porto. E la politica, a differenza delle stelle del celebre romanzo di Cronin, non sta solo a guardare.
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E per finire, uscendo dal Tirreno e affacciandoci in Adriatico, ecco sparato il siluro che ha affondato tre giorni fa Galliano Di Marco, presidente scomodo di Ravenna, sostituito senza nemmeno i 45 giorni di proroga – quasi sempre adottati – dall’ammiraglio (Cp) Giuseppe Meli come commissario. Commissariata anche Trieste dove però è stato confermato Zeno D’Agostino per i canonici sei mesi. Allegria, a quando la riforma?
Antonio Fulvi
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