Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Certificati IMO: secondo 5 Stelle italiani discriminati

ROMA – “Soltanto dopo un atto ispettivo del Movimento Cinque Stelle si smuovono le acque sul destino dei marittimi italiani. Con profondo ed inspiegabile ritardo, il ministero ha emanato un decreto attuativo per definire le procedure di rinnovo dei Certificati IMO per i lavoratori italiani, meccanismi da sempre più difficoltosi e farraginosi se paragonati a quelli che riguardano i colleghi di altri Paesi d’Europa.
[hidepost]Delrio venga in Parlamento a chiarire se tutte le discriminazioni sono state azzerate, dia finalmente una risposta alle migliaia di marittimi che stanno esprimendo il proprio malcontento di fonte ad un governo sordo ed incapace”.
Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, primo firmatario di un’interrogazione con cui si chiede al ministro dei Trasporti Graziano Delrio di incontrare le categorie dei lavoratori marittimi che a febbraio hanno protestato a Roma, “avendo cura di prestare attenzione all’attuale evoluzione del mercato del lavoro, da un punto di vista sia generale che specifico”.
“Al ministro – sottolinea Gallo – il Movimento Cinque Stelle chiede di intervenire per la salvaguardia di un settore strategico per l’economia del nostro Paese, colpito dalle scelte scellerate del governo e dagli interessi delle lobby, e di tutti i marittimi italiani per evitare che si trovino, loro malgrado, in una condizione di svantaggio rispetto ai colleghi stranieri. Vigileremo, e pretenderemo che a farlo sia anche il governo, sul sottobosco del settore di formazione che utilizza i marittimi come Bancomat e i certificati come ricatto sul lavoro”. Il deputato Gallo rilancia, inoltre, la mozione presentata alla Camera con cui si chiede di “far partire l’osservatorio sul lavoro e di prevedere agevolazioni per agli armatori che assumono solo marittimi italiani”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Marzo 2016

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora