Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Alla Marina italiana grande porta-elicotteri

Sarà dotata di turbine Rolls Royce e verrà costruita da Fincantieri

ROMA – Sono stati definiti i primi dettagli della nuova vice-ammiraglia per la Marina Militare prevista dal piano di rinnovo della flotta finanziato dalla Legge Navale per 5,4 milioni. La nave, una porta-elicotteri (Landing helicopter deck) da 20 mila tonnellate di dislocamento, costerà circa 1 miliardo e sarà la seconda unità più grande della nostra marina militare dopo la portaerei “Cavour”. Nei giorni scorsi la Rolls Royce è stata scelta per fornire le turbine a gas Mt 30 che costituiranno il suo apparato motore.
[hidepost]Il “packaging” delle turbine sarà fatto a Bari nello stabilimento dell’Isotta Fraschini che già sta operando per le analoghe turbine destinate a una serie di fregate inglesi (le Type 26).
La futura Lhd italiana sarà costruita da Fincantieri e risponderà all’esigenza ormai generalizzata in tutte le marine militari per unità capaci di operare sottocosta con veloci trasferimenti a terra di reparti d’assalto specializzati nell’antiguerriglia e nelle iniziative “mordi e fuggi”. La dotazione della Lhd sarà costituita da elicotteri per il trasporto di assaltatori, elicotteri antisommergibili e probabilmente anche convertiplani Hosprey del tipo usato dai marines americani. Sarà lunga 200 metri, avrà spiccate caratteristiche di velocità (25 nodi) e potrà imbarcare fino a 1000 uomini. Altra specifica è che potrà essere utilizzata anche come unità maggiore per eventi di protezione civile e per interventi in caso di catastrofi naturali, avendo una attrezzatura ospedaliera di primo livello. La nuova Legge Navale finanzia anche una serie di fregate della classe Horizon che avranno caratteristiche analoghe alle gemelle francesi.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Marzo 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio