Il “polmone” Azzini di parcheggio migliora l’attracco alla Sgarallino
E’ stato adattato a servizio delle linee di Moby, Grimaldi e Corsica & Sardinia Ferries
LIVORNO – Da qualche giorno il parcheggio Azzini, all’ingresso del varco portuale della Fortezza Vecchia, ha trovato una nuova destinazione. Serve da polmone per le auto e i mezzi rotabili che devono imbarcare sui traghetti che attraccano alla Sgarallino. Una soluzione tutto sommato brillante per un problema che si è trascinato per anni: quello dei traghetti ro/ro e ro/pax gestiti dalla Porto 2000 che in alcuni degli attracchi precedenti – in particolare alla radice della Darsena Toscana – non avevano né aree di sosta adeguate, né viabilità di accesso e di uscita semplice. Le polemiche, le tensioni e anche le proteste intorno all’ex Seatrag sono note. E si sono accese in particolare quando si è tentato di rischierarvi il nuovo collegamento di Grimaldi con Olbia: con il risultato che il traghetto “Zeus Palace” è stato più d’una volta costretto ad un attracco alternativo, fino alla sua destinazione alla Sgarallino.
[hidepost]Alla calata Sgarallino oggi attraccano i ro/pax sia di Moby Lines che di Grimaldi, alternandosi con quelli della Corsica & Sardinia Ferries. Per tutti il grande parcheggio ex Azzini è diventato un filtro importante. Con l’unico inconveniente che si sono persi dei parcheggi (a pagamento) per chi lavora in quella zona. Ma bisogna anche ammettere che l’Azzini era spesso semivuoto e che nella zona esiste anche il parcheggio del Mercatino Americano più un altro parcheggio a fianco del ponte Santa Trinità. La soluzione adottata dalla Porto 2000 in sostanza non ha sacrificato più di tanto l’area e sembra aver dato una risposta adeguata al comparto dei traghetti ro/pax; in particolare proprio adesso che sta cominciando la stagione del turismo e le compagnie di navigazione per la Sardegna e per la Corsica stanno affilando le armi con campagne promozionali mai così intense.
Certo, il porto rimane stretto: e quando la coperta si tira da una parte ne scopre un’altra. La Sgarallino è stata per anni una risorsa anche per le navi da crociera medie, che difficilmente in questa prossima stagione vi troveranno spazio. E non aiuta certo una programmazione a medio termine il mancato trasferimento del TCO (terminal Calata Orlando) che avrebbe dovuto liberare quella banchina proprio per le crociere. La soluzione? Difficile vederla a breve termine, perché anche nella migliore delle ipotesi sulla gara per la Porto 2000 – cioè l’assegnazione della società a un gruppo vincitore entro l’estate – i tempi per il riassetto funzionale di tutta l’area non potranno essere in termini di mesi. Salvo miracoli, ovviamente. Ma non ci pare che per i miracoli il porto sia ancora attrezzato.
A.F.
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