Trasporto di sostanze chimiche un workshop con gli studenti
L’esauriente presentazione del manuale dell’Atena e dell’Associazione Ancp

Gli estensori del manuale con il dottor Costa.
LIVORNO – Un’anticipazione importante, ma che vedrà un seguito ancora più importante al comando generale delle Capitanerie a Roma. Così l’anteprima, nella suggestiva sala Ferretti della Fortezza Vecchia medicea, sul manuale “Trasporto alla rinfusa di sostanze chimiche liquide e carichi solidi” stampato dal Quadrifoglio per conto dell’Atena (Associazione Italiana di tecnica Navale) e dell’Ancp (Associazione nazionale chimici di porto). Un manuale completo e prezioso, con 200 pagine di analisi, tabelle e indicazioni pratiche, scritte da tre specialisti: il vicepresidente dell’Ancp ingegner Ivan Tortarolo, e i chimici dottori Mirko Bruni e Andrea Canosa.
[hidepost]

Un aspetto della sala.
Significativa la presentazione, come sempre appassionata, dal past-preside del nautico Cappellini professor Francesco Mumolo e del presidente dell’Ancp dottor Ubaldo Costa, responsabile dell’ufficio chimici del porto di Livorno. Hanno portato i saluti, con interessanti contributi sulla materia, anche il past-president nazionale dell’Atena Bruno Della Loggia, il dottor Luca Lischi della segreteria dell’assessore regionale Cristina Grieco e il comandante in seconda della Capitaneria labronica capitano di vascello (Cp) Nerio Busdraghi.
I temi trattati dal manuale sono stati illustrati dagli autori a una folta platea costituita da un selezionato gruppo di operatori portuali e dalle scolaresche dell’istituto Nautico e di alcuni istituti professionali. Si è parlato di temi molto specialistici, con un richiamo alla legislazione internazionale che fa capo all’Imo e alle norme nazionali che vengono applicate sui porti e sulle navi, con i controlli “safety” delle Capitanerie. Ma si è parlato in particolare della necessità di una maggiore cultura “chimica” degli equipaggi delle navi, nonché di tutti gli addetti ad operare sulle navi e con le navi. Perché i numerosi casi di incidenti mortali – e il libro ne riporta una esemplificazione significativa – sono legati a disattenzione ed errori umani, ma anche e specialmente a una sotto-valutazione dei rischi delle materie chimiche o di quello che la chimica – compresi gli scarichi letali dei motori a combustione in ambienti chiusi come le stive – possono provocare.
Nel corso dell’incontro, cui ha fatto da moderatore il nostro direttore Antonio Fulvi, sono state anche proiettate alcune schede relative alle sostanze chimiche di più frequente trasporto sulle navi e sui loro pericoli diretti e indiretti.
[/hidepost]