Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Fast corridor Livorno-Prato

Dalla nave “Erminia” all’interporto pratese un’ora soltanto per il trasferimento

Il contenitore in arrivo nell’Interporto di Prato.

LIVORNO – Dopo l’attivazione, alla metà del mese di marzo del corridoio controllato doganale stradale, “Fast Corridor” fra il porto di Livorno e l’Interporto Vespucci di Guasticce, un “Fast Corridor”, grazie al quale si semplificano le procedure di sdoganamento e si velocizza il trasferimento delle merci dal porto è stato attivato anche tra il porto e l’Interporto di Prato. Si tratta di un’altra “perla”, che pone la Toscana ai primi posti nello sviluppo dell’applicazione delle tecnologie avanzate a vantaggio del trasporto delle merci .
Venerdì infatti, il primo contenitore proveniente dal terminal Lorenzini è stato trasferito all’Interporto della Toscana Centrale usando il canale che accelera i processi di sdoganamento attraverso un controllo full digital della merce.
[hidepost]Il fast corridor ha consentito il trasferimento diretto del contenitore sino all’area di temporanea custodia di ben 17.000 metri quadrati gestito dalla società in house Interporto Service srl all’interno dell’Interporto della toscana Centrale. Il container, scaricato dalla nave “Erminia” della compagnia di navigazione MSC, ha chiuso la sua missione dopo 1 ora circa di viaggio da Livorno a Prato, mentre ancora in porto si stavano scaricando i contenitori ancora imbarcati sulla Erminia. L’attivazione del fast corridor Livorno Prato rientra nel quadro dei piani strategici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il rilancio della competitività del sistema portuale e logistico nazionale.
Attraverso il progetto “il Trovatore” sono stati individuati nuovi processi basati sull’impiego di nuove tecnologie, sul tracciamento elettronico delle merci per la semplificazione del ciclo import/export e la decongestione degli spazi portuali.
Il corridoio controllato Livorno-Prato prevede la movimentazione di container dal punto di sbarco terminal Lorenzini fino all’area di temporanea custodia presso il Nodo logistico di destinazione dell’Interporto, senza ulteriori formalità doganali di trasferimento in funzione di una maggiore sicurezza garantita dal monitoraggio degli automezzi su cui viaggiano le merci.
Il test di sperimentazione del corridoio è stato possibile grazie alla disponibilità dell’Agenzia delle Dogane Ufficio di Livorno e di Prato e Pistoia, del direttore della Società Interporto della Toscana Centrale dottor Luciano Pannocchia, al fondamentale ruolo del direttore della Società Schenker italiana S.p.A (Gruppo ‘DBSchenker) filiale di Prato Gianluca Vaccaro e alla professionalità del doganalista dottor Alberto Galardi che ha curato lo sdoganamento.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Maggio 2016

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora