Foce armata al Calambrone, si parte
Ma adesso è urgente la campata mobile del ponte stradale sullo Scolmatore, che consentirà di tombare le “porte vinciane”, urgente anche per la nuova rete Fs del porto
FIRENZE – Sulle “porte vinciane” che collegano lo scolmatore dell’Arno alla Darsena Toscana del porto labronico, arrivano finalmente programmi operativi che puntano ad avviare l’attesa, auspicata e indispensabile realizzazione della foce armata del Calambrone. Un’opera di cui si parla da vent’anni ma che finalmente ha avuto l’impegno concreto della Regione Toscana.
[hidepost]Una bozza dell’accordo di programma che prevede la realizzazione oltre che della foce armata, anche della campata mobile del ponte stradale, propedeutica alla definitiva tombatura del raccordo tra Scolmatore e Darsena Toscana – oggi molto mal regolato dalle “porte vinciane” – è stata inviata dalla segretaria del governatore Enrico Rossi sia a Pisa che a Livorno. Intanto la Regione sta per consegnare i lavori per l’avvio della prima parte della foce armata, lavori che dovrebbero cominciare ai primi di giugno. Da Firenze è stato nominato un commissario ad acta per i lavori, nella persona dell’ingegner Francesco Pistone, capo del Genio Civile dell’area pisano-livornese. I lavori dovrebbero concludersi entro 10/12 mesi dalla consegna e prevedono i due moli della foce armata e il dragaggio a 3,5 metri fino alla diramazione tra lo Scolmatore e il canale dei Navicelli.
Tutto chiaro? Tutt’altro. Le “Porte vinciane” sono diventate la maledizione del porto di Livorno non solo perché continuano a scaricarvi fango ad ogni pioggia, ma anche perché rischiano di condizionare il grande intervento di FS in corso per collegare in diretta i terminal TDT e Lorenzini alla rete. In avanzata fase di esecuzione, il progetto ferroviario dovrebbe concludersi entro l’inizio dell’estate. Ma si è scoperto che per diventare operativo rimane il condizionamento del ponte ferroviario proprio nei pressi delle “porte vinciane”. Ponte che le stesse FS hanno giudicato assolutamente inadatto alla nuova rete ferroviaria, elettrificata e a doppio binario, quindi da modificare (e non sarà facile visto che non esistono ad oggi progetti di ponti del genere, con rete elettrificata connessa) salvo non si arrivi a eliminare le “porte vinciane “ e tombare il collegamento tra Darsena e Scolmatore. Un sogno dei livornesi (ma non solo) che malgrado la Regione abbia accelerato, rimane di lunga esecuzione. A meno che non si riesca – come sta chiedendo con forza l’Autorità portuale livornese – a modificare celermente il ponte stradale sullo Scolmatore (quello che porta al Calambrone e a Tirrenia) ricostruendo la campata centrale mobile. In questo modo attraverso la foce armata barche e pontoni che oggi transitano attraverso le “porte vinciane” avrebbero accesso diretto al mare e sarebbe possibile tombare definitivamente queste ultime.
Un accordo di programma tra tutti gli enti e le istituzioni livornesi e pisane interessate al progetto è stato presentato, come già detto, dalla Regione. In Autorità portuale si è pronti alla firma (e al relativo contributo) purché sia messa per scritto la veloce costruzione della campata mobile del ponte stradale sullo Scolmatore. Unica opera che consentirà di tombare definitivamente le “porte vinciane” mettendo fine al ciclico insabbiamento della Darsena Toscana.
[/hidepost]