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E a Livorno ora il recupero dell’affondato

LIVORNO – Diciamocelo: è amaro leggere della corsa ai grandi bacini di carenaggio, avendo sulla coscienza – come livornesi, senza voler entrare nel ginepraio dei meriti e delle colpe – l’eutanasia di uno dei più grandi del Mediterraneo.
[hidepost]Francamente, non so nemmeno se l’aver lasciato marcire sul fondale dell’avanporto la barca-porta affondata due anni fa vada annoverato come una ventura di mare (si diceva così?) o configuri ben altri problemi e responsabilità.
Comunque, amarezze a parte, prendiamo atto che l’altra ventura, quella relativa al bacino galleggiante che non galleggia più, sembra avviata a soluzione. Dopo più di dieci mesi, il magistrato inquirente ha finalmente annunciato la fine del sequestro e il gruppo Azimut-Benetti ha visto approvare, in relazione, il piano per il rigalleggiamento. Da quello che ci è stato assicurato, la Capitaneria dovrebbe emettere a giorni un’ordinanza che consentirà i lavori. Il cantiere Benetti ha affittato una serie di maxi-pompe che svuoteranno le casse del bacino mentre si provvederà a saldare gli squarci. Una volta riportato in galleggiamento il bacino si procederà a togliere dal suo interno il relitto rugginoso e ormai inservibile della navetta oceanografica che ha provocato il disastro, probabilmente servendosi del pontone Italia del gruppo Neri. Poi il bacino dovrà essere riparato anche nella parte impiantistica: sono andate in malora le pompe e l’impianto elettrico-idraulico, anche per la lunga permanenza sott’acqua. Entro un mese – diciamo per sicurezza ai primi di agosto – il “Mediterraneo” tornerà a galleggiare, esattamente dopo un anno dal disastro. Perché torni operativo si dovrà andare probabilmente in pieno autunno.
Un dettaglio non marginale: una volta di nuovo in galleggiamento il “Mediterraneo”, l’Autorità portuale di Livorno potrebbe – e dovrebbe – “scongelare” la gara per la gestione dei due bacini, compreso quello di 350 metri che da anni è poco più di una darsena. E se nel frattempo sarà maturata la riforma portuale e l’Autorità portuale di sistema, la gara indetta e poi congelata sarà ancora valida? C’è materia per avvocati a profusione, dicono gli esperti. Intanto però, cerchiamo di rimettere in funzione il “Mediterraneo”. Senza altre sorprese, please.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
11 Giugno 2016

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