A Savona ro/ro Bahaa bloccata
SAVONA – “Un mese di detenzione è stato disposto dalla Capitaneria di porto a Savona, per la nave ro/ro Bahaa, di bandiera panamense e circa 6.000 tonnellate di stazza”.
[hidepost]Il tutto è partito dalla visita straordinaria dello Stato di controllo del porto – la cui funzione è in capo agli specialisti Ispettori PSC della Guardia Costiera – alla nave Bahaa, dovuta a sospette condizioni di sicurezza precarie.
Gli ufficiali savonesi sono saliti a bordo il 21 maggio, bloccando dopo poco le operazioni di carico di auto usate, dirette a Zuara in Libia, in quanto la nave, ai primi accertamenti conferma l’inidoneità alla navigazione e viene detenuta in porto per accertamenti approfonditi ed interventi di ripristino.
E’ occorso un mese alla nave panamense – non nuova al porto di Savona e detenuta anche altre volte anche se per motivi meno gravi – per il ripristino delle condizioni indispensabili a raggiungere il porto più vicino in cui è disponibile un cantiere dove eseguire quelle improcrastinabili riparazioni allo scafo, che presenta corrosioni e dunque va reso idoneo a navigare anche nelle peggiori delle condizioni di mare, ma anche ad altri impianti di bordo.
Il Bahaa – con i suoi 16 membri d’equipaggio, in prevalenza libanesi (nazionalità stessa del suo comandante) e siriani, un marittimo egiziano e due rumeni – potrà prendere la navigazione solo per Genova, verso cui dovrebbe dirigere questa settimana.
La nave è classificata e seguita dal registro tecnico tedesco, che ha anche controllato e certificato quegli interventi di riparazione a Savona; tali accertamenti, assieme alla verifica complessiva dell’unità ed alla preparazione alle emergenze da parte dell’equipaggio, verificata ed attestata dagli Ispettori della Capitaneria di Savona Guardia Costiera, hanno permesso infine agli ufficiali specialisti di rilasciare il Bahaa, ma solo per raggiungere Genova.
Le verifiche al Bahaa rientrano fra quelle che la Capitaneria Savonese svolge con sistematicità (un centinaio circa l’anno) a quelle navi straniere che l’Agenzia di Sicurezza Marittima della Commissione Europea, con sede a Lisbona, segnala di ispezionare in ragione di calcolati fattori di rischio, che vanno a prevenire condizioni di naviglio sotto gli standard sicurezza.
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