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La Riforma e le urgenze livornesi

Un intervento significativo sui problemi da risolvere indipendentemente dal cambio della legge

Angelo Roma

LIVORNO – Il comandante Angelo Roma è stato tra gli spettatori più attenti al recente dibattito alla rotonda d’Ardenza di Livorno sulla riforma portuale e le sue ricadute sul sistema Livorno-Piombino. In una intervista a La Nazione, ha parlato anche del drammatico incidente occorso sul terminal Scotto e costato la vita a un autista, schiacciato da un fork-lift. Essendo stato anche direttore di terminal, il comandante Roma è sicuro che l’unico modo per evitare questi tipi d’incidenti “è quello di evitare che l’autista scenda dal camion”.
[hidepost]”Mi rendo conto che operativamente parlando è un grosso problema – ha aggiunto Roma – ma bisogna trovare il modo che l’interloquire tra gli operatori a terra e l’autista, avvenga con quest’ultimo sempre al posto di guida. Una volta terminate le operazioni di carico (la sistemazione su trailer deve essere fatta a regola d’arte dal terminal), l’eventuale chiusura con teloni dello stesso, dovrà avvenire in un’area interdetta ai mezzi meccanici”. Sui temi della riforma nell’area toscana, ecco l’intervista.
Secondo il senatore Filippi la riforma si farà a gradi (molti) e diluita nel tempo. Qual è la sua opinione?
Francamente, l’altro pomeriggio, alla “Tavola Rotonda su Riforma Porti prospettive presenti e future dell’area livornese, da qui alla Piattaforma Europa” sono rimasto sorpreso quando Marco ha detto che quanto andrà ad approvare molto presto il Consiglio dei Ministri, è solo un primo step. In realtà, andando a rileggere i venti articoli che compongono il decreto legislativo, i temi affrontati sono solo due: la “governance” ed i piani regolatori. Per una totale modifica dell’84/94, quindi, c’è ancora altro cammino da compiere, ad esempio, proseguire con l’integrazione logistica/portuale, per finire con i porti diventati parte integrante della catena logistica del nostro bel Paese.
Il tema dell’incontro erano le ricadute della riforma su Livorno ma se n’è parlato poco, spaziando sui temi generali. Secondo lei, i tempi (lunghi) per la piattaforma Europa ci lasceranno spazio per crescere o almeno per difenderci?
Il 26 luglio scorso, una nave della COSCO, la Yong Sheng, ha iniziato da Tianjin il terzo viaggio attraverso il Nord Est dell’Artico, e dopo aver navigato per 2936 miglia tra poco arriverà in un porto “dell’ancora” Regno Unito. Tutto questo, riducendo il viaggio classico di 12/15 giorni. Aggiungo poi, che solo qualche giorno fa’, a Nizza, è stata varata la MSC Sveva di 19.224 TEUs, nave lunga 365,4 metri, larga 59 ed alta 73, con un pescaggio di 16 metri. Tutto ciò detto, certo che a Livorno cresceremo, fino ad un massimo di un milione di TEUs, ma dovremo essere molto bravi, soprattutto, a difenderci.
E in fatto d’interventi urgenti per difenderci, quali ritiene siano gli interventi più urgenti per consentire a Livorno & Piombino di non essere schiacciati dalla concorrenza, nazionale e estera?
Non mi dilungo, solo perché sono anni che dico sempre le stesse cose. Su Livorno: urgente risolvere la gestione delle porte vinciane, realizzare il micro tunnel al Marzocco e dragare allargandola la bocca sud. Su Piombino è indispensabile realizzare velocemente la bretella stradale 398. Finisco col dire che, finché in Italia non si eliminano definitivamente le strade tortuose della troppa burocrazia (solo per dare il via ai lavori della Piattaforma Europa, bisognerà attendere il 2018) ci sarà sempre qualcuno che ci precederà. L’hanno detto tutti, ma sembra che sia ancora un ostacolo insormontabile.

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Pubblicato il
30 Luglio 2016

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