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Migliaia di “cenerini” contro le cicche in mare

La campagna si è svolta come ottava edizione della grande mobilitazione su “Ma il mare non vale una cicca?”

ROMA – Sabato scorso 30 luglio ha avuto luogo su 25 spiagge della Toscana, l’8ª edizione dell’iniziativa promossa da Marevivo per proteggere il mare dall’abbandono dei mozziconi. La regione ha partecipato all’iniziativa nazionale che ha comportato la distribuzione di 650 “Cenerino” in 350 stabilimenti e centri visite delle Aree Marine Protette. Contemporaneamente centinaia di volontari si sono mpegnati nella pulizia di circa 50 spiagge libere del litorale italiano. “Ma il mare non vale una cicca?” è la prima campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione dall’entrata in vigore del “Collegato Ambientale”, che prevede sanzioni per chi abbandona i mozziconi.
[hidepost]Testimonial d’eccezione è stato l’attore Giulio Berruti. Dunque, non solo beach volley e racchettoni, quest’anno in spiaggia si è fatto gioco di squadra in difesa dell’ambiente. A pochi giorni dalla cerimonia di apertura dei giochi olimpici estivi, l’unione fa la forza anche quando si tratta di tutelare le spiagge e salvaguardare i litorali, pulendoli dai mozziconi abbandonati, ma anche facendo capire quanto sia importante evitare che finiscano in mare. E’ infatti questo l’obiettivo della campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, che è tornata sulle spiagge italiane con la sua ottava edizione. Centinaia di volontari si sono impegnati nella pulizia di circa 50 spiagge, lungo gli 8mila km di coste italiane, dalla scogliera “Acqua di Cristo” a Manfredonia alla Scala dei Turchi, da Agrigento all’isola di Sant’Erasmo a Venezia. Sempre dal 30 luglio, grazie al supporto di JTI (Japan Tobacco International), sono stati inoltre distribuiti 650 posacenere da esterno, detti “Cenerino”, in 350 stabilimenti balneari in Italia e centri visita delle Aree Marine Protette, insieme a poster informativi sui tempi di smaltimento di diverse tipologie di rifiuti, tra cui i mozziconi.
In particolare sono 25 le spiagge della Toscana coinvolte nell’iniziativa, negli stabilimenti di Forte dei Marmi, Viareggio, Livorno, Quercianella, Follonica, Marina di Grosseto e Orbetello è stato possibile trovare i i “Cenerino”. Mentre le spiagge libere delle località di Talamone e dell’Isola di Capraia sono state coinvolte nella pulizia da parte dei volontari di Marevivo.
“Ma il mare non vale una cicca?”, nata nel 2009, promossa dall’associazione Marevivo e realizzata in collaborazione con JTI, è la prima campagna di informazione e sensibilizzazione dall’entrata in vigore, lo scorso febbraio, del “Collegato ambientale”: la legge contiene disposizioni volte a promuovere misure di green economy e il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Tra le novità, l’introduzione di sanzioni amministrative che vanno da 30 a 150 euro per tutti i piccoli rifiuti individuati dalla nuova normativa (quali gomme da masticare o scontrini), ma che aumentano fino al doppio proprio in caso di abbandono di mozziconi, con multe che, in questo caso, possono arrivare fino a 300 euro. Anche quest’anno, la campagna è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, con il supporto del Sindacato Italiano Balneari e il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto. Quest’anno in primo piano la collaborazione con le Aree Marine Protette, che ricevono “Cenerino” da posizionare nei propri centri visite e sono coinvolte nelle operazioni di pulizia ricadenti nel loro territorio.
Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare afferma: “Il nostro mare, unico al mondo per la sua bellezza. È una ricchezza da difendere e valorizzare, tanto per l’immenso patrimonio di biodiversità che custodisce, quanto per le grandi opportunità di sviluppo offerte ad esempio da un turismo che vogliamo rendere più consapevole e rispettoso dell’ambiente. Questa campagna assume oggi ancor più forza grazie alle nuove norme introdotte con il Collegato Ambientale, in particolare le sanzioni per chi getta mozziconi, gomme e piccolissimi rifiuti per terra, nelle acque e negli scarichi: una misura di civiltà, che va ad affiancarsi alla nostra determinata attività di sensibilizzazione verso una nuova cultura di rispetto per l’ambiente, a lungo carente in Italia”.
“Basta con i mozziconi sulla spiaggia e in mare – ha affermato Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo – una volta e per tutte impariamo a considerare la cicca di sigaretta per quella che è effettivamente: un rifiuto e, come tale, va smaltito in maniera corretta. Quest’anno dalla nostra parte c’è anche il “Collegato Ambientale”, ma sono 8 anni che portiamo sulle spiagge italiane la campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, perché crediamo che il primo e fondamentale passo sia cambiare la cultura e l’atteggiamento delle persone. E nulla più di una semplice cicca di sigaretta può essere esempio di quanto possiamo fare tutti, ogni giorno e con i gesti più semplici, assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino”.
Ma perché è fondamentale salvare il mare dai mozziconi?
Un dato su tutti: il tempo necessario per smaltire un mozzicone di sigaretta va da 1 a 5 anni (dati Enea). Se consideriamo un consumo medio di 13,1 sigarette al giorno per fumatore (dati 2016 dell’Istituto Superiore di Sanità), possiamo calcolare che circa 20 milioni di cicche sono state risparmiate al mare e alle spiagge durante i week end delle precedenti edizioni della campagna, che ha visto, dal 2009 ad oggi, la distribuzione di oltre 660.000 posacenere tascabili.

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Pubblicato il
3 Agosto 2016

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