Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Trasportounito spinge con il governo per norme sul lavoro e concorrenza

Il riconoscimento del “lavoro usurante” e l’impegno per contrastare la concorrenza degli autisti dell’Est europeo – Una battaglia di vent’anni

Maurizio Longo

ROMA – Va verso il riconoscimento di “lavoro usurante” il mestiere di autista di Tir? Il governo ha annunciato che si sta studiando un provvedimento ad hoc e il segretario generale di Trasportounito Maurizio Longo plaude all’iniziativa, anche se al momento – sottolinea in una nostra intervista – siamo ancora a metà del percorso.
“Dopo almeno vent’anni in cui le nostre rivendicazioni sono state bloccate da interessi che hanno poco a che fare con l’autotrasporto – aveva sottolineato in una nota Longo – finalmente si è avviato un processo che dovrà consentire agli autisti dei Tir di anticipare senza oneri la pensione. Oggi esistono tutte le condizioni per soddisfare una richiesta che proviene dal mondo dei trasporti e che grazie a petizioni, relazioni, incontri e riunioni, sta per produrre il risultato atteso attraverso l’inserimento della norma di equiparazione ai lavori usuranti all’interno della legge di stabilità”.
[hidepost]Fin qui la nota. Poi c’è stato un incontro, mercoledì scorso con il sottosegretario ai Trasporti, nel quale avrebbe dovuto essere approntato proprio il tema del “lavoro usurante”, ma che invece si è parlato più che altro delle problematiche della concorrenza da parte dell’autotrasporto dell’Est. Una concorrenza che – è stato ribadito in altre sedi – così come sono i costi d’oggi è assolutamente insostenibile anche e specialmente per il peso fiscale che mette di fronte un autista rumeno dal costo di 300 euro al mese contro quello di un italiano che costa dieci volte tanto proprio per gli aggravi fiscali.
All’incontro di mercoledì Longo non ha partecipato perché Trasportounito non è stato invitato, “non facendo parte del CNEL” come ha specificato con una punta di ironia lo stesso Longo. “Quello che davvero ci preme – ci ha detto a chiusura dell’intervista – è che i temi dell’autotrasporto merci vengano finalmente affrontati non in maniera episodica; e che la tutela della salute dei lavoratori dei Tir sia riconosciuta come elemento importante anche per la sicurezza degli stessi autisti e di tutti i cittadini che si trovano a incrociarli sulle strade italiane: è indispensabile riportare problemi e soluzioni su un piano normativo con la volontà di incidere veramente sui primi e di definire le seconde”.

[/hidepost]

Pubblicato il
2 Novembre 2016

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio