Trasportounito spinge con il governo per norme sul lavoro e concorrenza
Il riconoscimento del “lavoro usurante” e l’impegno per contrastare la concorrenza degli autisti dell’Est europeo – Una battaglia di vent’anni

Maurizio Longo
ROMA – Va verso il riconoscimento di “lavoro usurante” il mestiere di autista di Tir? Il governo ha annunciato che si sta studiando un provvedimento ad hoc e il segretario generale di Trasportounito Maurizio Longo plaude all’iniziativa, anche se al momento – sottolinea in una nostra intervista – siamo ancora a metà del percorso.
“Dopo almeno vent’anni in cui le nostre rivendicazioni sono state bloccate da interessi che hanno poco a che fare con l’autotrasporto – aveva sottolineato in una nota Longo – finalmente si è avviato un processo che dovrà consentire agli autisti dei Tir di anticipare senza oneri la pensione. Oggi esistono tutte le condizioni per soddisfare una richiesta che proviene dal mondo dei trasporti e che grazie a petizioni, relazioni, incontri e riunioni, sta per produrre il risultato atteso attraverso l’inserimento della norma di equiparazione ai lavori usuranti all’interno della legge di stabilità”.
[hidepost]Fin qui la nota. Poi c’è stato un incontro, mercoledì scorso con il sottosegretario ai Trasporti, nel quale avrebbe dovuto essere approntato proprio il tema del “lavoro usurante”, ma che invece si è parlato più che altro delle problematiche della concorrenza da parte dell’autotrasporto dell’Est. Una concorrenza che – è stato ribadito in altre sedi – così come sono i costi d’oggi è assolutamente insostenibile anche e specialmente per il peso fiscale che mette di fronte un autista rumeno dal costo di 300 euro al mese contro quello di un italiano che costa dieci volte tanto proprio per gli aggravi fiscali.
All’incontro di mercoledì Longo non ha partecipato perché Trasportounito non è stato invitato, “non facendo parte del CNEL” come ha specificato con una punta di ironia lo stesso Longo. “Quello che davvero ci preme – ci ha detto a chiusura dell’intervista – è che i temi dell’autotrasporto merci vengano finalmente affrontati non in maniera episodica; e che la tutela della salute dei lavoratori dei Tir sia riconosciuta come elemento importante anche per la sicurezza degli stessi autisti e di tutti i cittadini che si trovano a incrociarli sulle strade italiane: è indispensabile riportare problemi e soluzioni su un piano normativo con la volontà di incidere veramente sui primi e di definire le seconde”.
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