Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

250 milioni a FCA per i progetti in R&S

Il finanziamento punta a migliorare i programmi per ridurre le emissioni di CO2 dei motori e l’utilizzo dei combustibili alternativi

TORINO – La Banca europea per gli investimenti (“BEI”) e Fiat Chrysler Automobiles (“FCA”) hanno perfezionato un nuovo finanziamento di 250 milioni di euro destinato ai progetti di ricerca e sviluppo (“R&S”) di FCA. Il prestito, di durata triennale, sosterrà l’attività dei centri R&S italiani del gruppo automobilistico e consolida la collaborazione tra la banca dell’Unione europea e FCA, collaborazione che ha portato dal 2009 a oggi al perfezionamento di operazioni per totali 2,4 miliardi.
[hidepost]Nel dettaglio, il piano di investimenti di FCA in R&S nel triennio 2017-2019 punta ad alcuni obiettivi-chiave, quali la maggior efficienza e la diminuzione delle emissioni di CO2 nei motori a benzina e a combustibili alternativi e lo studio delle future piattaforme ibride. Una parte del finanziamento sarà destinata agli impianti localizzati nel Sud Italia (Puglia) della controllata Magneti Marelli, azienda che progetta e produce componenti e sistemi ad alto contenuto tecnologico per il settore automotive.
Per quanto riguarda la BEI, il prestito si inserisce nei tradizionali settori di finanziamento, come la lotta al cambiamento climatico e l’efficientamento energetico.
L’operazione è sostenuta dallo strumento InnovFin – EU Finance for Innovators (Prodotto InnovFin per grandi progetti) con il contributo dell’Unione europea mediante gli strumenti finanziari del programma Horizon 2020.
Come noto, la Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea i cui azionisti sono gli stessi Stati membri. Il suo compito è erogare finanziamenti sul lungo termine per progetti validi al fine di contribuire agli obiettivi politici dell’UE. La Commissione europea e il Gruppo Banca europea per gli investimenti (la BEI e il FEI) hanno lanciato nel 2014, nel quadro del nuovo programma di ricerca dell’UE per il 2014-2020 denominato Orizzonte 2020, una nuova generazione di strumenti finanziari e di servizi di consulenza per agevolare l’ottenimento del credito da parte delle imprese innovative. Disponibili fino al 2020, i prodotti InnovFin (InnovFin – Finanziamento dell’UE per l’innovazione) consentono alle piccole, medie e grandi imprese e ai promotori di progetti riguardanti infrastrutture di ricerca di investire oltre 24 miliardi di EUR in ricerca e innovazione (R&I), con la possibilità di avvalersi altresì di una gamma di prodotti finanziari su misura. Con un simile importo si dovrebbero arrivare a mobilitare finanziamenti in R&I dell’ordine di 48 miliardi di EUR.
Le garanzie e i prestiti InnovFin, che attingono dai fondi accantonati dal Programma Orizzonte 2020 e dal Gruppo BEI, sostengono investimenti in R&I che, per loro natura, sono più rischiosi e difficili da valutare degli investimenti tradizionali, e che quindi spesso stentano a ottenere finanziamenti. Tutti gli strumenti si basano sulla domanda e non su precedenti assegnazioni a settori, Paesi o regioni. Le imprese e le altre entità situate negli Stati membri dell’UE e nei Paesi associati al programma Orizzonte 2020 sono beneficiari finali idonei.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Dicembre 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio