“Marebonus” e “Ferrobonus” OK Ue adesso sta al governo farli partire
Vanno approvate le applicazioni pratiche nazionali mentre RAM proporrà a Bruxelles incentivi coordinati a livello comunitario – La soddisfazione di Confitarma e di Confetra
ROMA – C‘è chi dice che grazie al “Marebonus” finalmente approvato anche da Bruxelles, la rete stradale sarà alleggerita da 800 mila a 1 milione di Tir all’anno. Una cosa è certa: il pigro, a volte davvero tartarughesco governo europeo, alla fine ha capito che le pressioni italiane da parte del ministro Delrio, del suo staff tecnico e delle varie anime della trasportistica – Confitarma, Confetra, Ram, A.L.I.S., associazioni di categoria – non puntavano ad “aiuti di Stato”, ma a una forma più civile ed ecologica nella movimentazione delle merci, sia sulle navi che sulla ferrovia (“Ferrobonus”, anch’esso sbloccato).
[hidepost]Si chiaro: non siamo ancora al bonus “cash”: occorrono adesso tutti i provvedimenti di messa in atto della decisione di Bruxelles, che richiederanno anche da parte del nostro governo una serie di impegni. Forse ci vorrà un mese, forse di più. E si vedrà anche su questo importante dettaglio quanto l’esecutivo e il parlamento avranno davvero compreso, come il ministro Delrio, l’importanza dell’Ok della Ue.
Nei giorni scorsi, ad Ok di Bruxelles pervenuto, ovviamente è stato tutto un esprimere soddisfazione e impegno. Ecco le dichiarazioni più importanti.
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Il Marebonus – ha scritto Confitarma – è una misura che mira a premiare i fruitori del trasporto marittimo intermodale, soprattutto gli autotrasportatori, attraverso un incentivo parametrato alla strada evitata in territorio nazionale, imponendo ai vettori marittimi un miglioramento nella qualità dei servizi offerti.
Promuovendo l’utilizzo della via marittima rispetto a quella stradale contribuirà ad una riduzione della congestione stradale, dell’inquinamento e degli altri costi esterni.
Nel ricordare che già nel 2007 Confitarma promosse il primo Ecobonus, in un contesto del tutto innovativo in ambito nazionale, e quando non vi era ancora alcun quadro normativo comunitario di riferimento, Emanuele Grimaldi, presidente della Confederazione Italiana Armatori, ha affermato che “ancora una volta grazie agli Studi di Confitarma è stata impostata una misura per promuovere il comparto cabotiero “che infatti è la modalità di trasporto più sostenibile, le cui positive performance ambientali vanno a beneficio della collettività. La conclusione della procedura con l’approvazione di Bruxelles, consentirà agli operatori marittimi italiani di rafforzare e migliorare i servizi esistenti e di avviarne anche di nuovi”.
“Colgo l’occasione – ha proseguito Grimaldi – per ringraziare il ministro Delrio, il quale aveva assicurato che entro la fine dell’anno si sarebbe concluso il faticoso iter di approvazione di questo provvedimento in ambito comunitario. Auspichiamo che possa essere reso operativo in tempi brevi”.
“Come ho più volte affermato – ha concluso il Presidente di Confitarma – armamento ed autotrasporto condividono i medesimi obiettivi di riequilibrio e miglioramento del trasporto merci in Italia, consapevoli di essere entrambi parte attiva di uno stesso sistema logistico, che si deve inevitabilmente basare sui fattori fondamentali di tempistica, qualità del servizio, sicurezza e rispetto dell’ambiente”.
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Anche Antonio Cancian, presidente e Ad di RAM ha sottolineato come la decisione della UE confermi il valore delle strategie italiane sulla logistica, “Il via libera della Commissione Europea al Marebonus conferma il valore della strategia di lungo periodo adottata dal Sistema Italia e riconosce la validità della proposta di incentivo formulata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto di Rete Autostrade Mediterranee”, ha commentato Cancian.
“Superando una volta per tutte la questione degli aiuti di Stato, ha proseguito il presidente Cancian, il Marebonus è un incentivo diretto alle imprese di autotrasporto – con il tramite delle imprese armatrici – per incoraggiare il trasporto merci via mare, anziché su strada: un’operazione che secondo una stima prudenziale permetterà un risparmio target di esternalità superiore a 260 milioni di euro, sottraendo ogni anno dalla rete stradale un target di unità di carico equivalenti a oltre 800.000 camion”.
Insieme al Ferrobonus, approvato dalla Commissione Europea, il Marebonus consentirà significativi passi avanti verso l’intermodalità e la sostenibilità del sistema di trasporto.
Il presidente Cancian ha poi concluso: “In attesa dei prossimi passi che renderanno operativi gli incentivi, noi di RAM continuiamo anche il nostro lavoro per esportare la best practice italiana degli incentivi per l’intermodalità oltre i confini nazionali: entro la metà del 2017 presenteremo alla Commissione Europea, insieme a Portogallo, Spagna e Francia la proposta di un sistema di incentivi coordinati a livello comunitario, per l’implementazione delle Autostrade del Mare”.
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Dal presidente di Confetra Nereo Marcucci “la soddisfazione di un lavoro comune svolto con il determinante supporto del ministro Delrio e del suo staff tecnico; un ministro che malgrado le cento chiose, anche dal Consiglio di Stato, che cercavano di sbarrargli il passo sull’iniziativa dei bonus – ha ribadito Marcucci – è andato avanti con enconcomiabile determinazione, fino a organizzare un vero e proprio pressing permanente su Bruxelles. La “cura del ferro” portata avanti da Delrio come un Mantra fin dal documento di Cascetta – continua Marcucci – rappresenta un ottimo ricostituente per il sistema logistico del nostro Paese. In particolare il bonus che spingerà sul mare e sulla ferrovia molte merci sarà un ottimo incentivo, come ci dicono i numeri dei nostri studi, per un mercato che negli scambi tra il nord e il sud Italia è ormai maturo per capire anche i valori della difesa ambientale, della sicurezza nei trasporti e della tutela della salute”.
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Anche Guido Grimaldi, in qualità di presidente di A.L.I.S., ha manifestato il proprio compiacimento ed ha espresso gratitudine a nome dell’intero comparto dei trasporti intermodali.
“L’esecutivo comunitario – ha dichiarato Guido Grimaldi – ha ritenuto conformi alle norme UE gli incentivi Marebonus e Ferrobonus per la transizione del trasporto merci dalla strada alle ferrovie e al mare. Desidero esprimere la soddisfazione e la gratitudine di tutti i nostri associati nei confronti del Governo Italiano, che ha messo a punto i due incentivi e ne ha compreso il ruolo fondamentale come volano per il sistema logistico del nostro Paese. Il via libera ai due incentivi è inoltre una pietra miliare nello sviluppo di modalità di trasporto meno inquinanti, poiché favorirà la riduzione della congestione stradale con conseguenti notevoli benefici per l’ambiente. Siamo convinti che tali politiche di sviluppo, unitamente alla razionalizzazione e semplificazione dell’impalcatura normativa, vadano nella giusta direzione perché saranno da stimolo all’economia del settore dei trasporti e della logistica, rendendolo realmente strategico per l’Italia e per sviluppare ulteriormente l’intermodalità sostenibile”.
A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile è la nuova Associazione di Categoria, nata ad ottobre 2016, che mette a sistema tutti gli operatori del mondo dei trasporti: autotrasportatori, anche monoveicolari, società armatoriali e ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri. A poco più di un mese dalla sua fondazione, A.L.I.S. è costituita da oltre 300 aziende associate, per un totale di oltre 100.000 unità di forza lavoro, un parco veicoli di 65.000 mezzi, più di 2.000 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 100 linee di Autostrade del Mare.
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