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A Bruxelles il Centro Servizi Mare

BRUXELLES – E’ stato presentato mercoledì scorso su iniziativa dell’Europarlamentare Isabella De Monte presso il Parlamento Europeo il nuovo Centro Servizi per il Mare.

Il Centro è nato da un protocollo d’intesa tra amministrazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, nell’ambito dell’economia blu, delle politiche marittime integrate e del trasporto intermodale per promuovere gli interessi del settore con le istituzioni europee.[hidepost]
Si tratta di una piattaforma che funziona da catalizzatore per creare scambi, sinergie, tra il Sistema italiano (pubblico e privato) e il Sistema Europa, tra mondo produttivo nazionale, in particolare le piccole e medie imprese, e le istituzioni europee, supportando lo sviluppo di progettualità strategiche per il sistema paese.
Nella fattispecie il Centro Servizi per il Mare – secondo i promotori – supporta lo sviluppo di alcuni progetti strategici finanziati attraverso il Programma CEF Connecting Europe Facility, istituito dall’Unione Europea, volti a:
– implementazione della rete italiana di distribuzione del Gas Naturale Liquefatto (GNL): i progetti relativi a questa tematica sono stati raggruppati all’interno di una iniziativa denominata GAINN_IT;
– sviluppo di sistemi integrati del monitoraggio del traffico marittimo: progetti MONALISA ed STM Validation;
– promozione della sicurezza in Mare: Progetto PICASSO.
“Il Centro Servizi per il Mare – spiega la direttrice generale del Centro, nonché presidente della Federazione Italiana Piccole e Medie Imprese, Evelin Zubin – vuole rispondere alle esigenze di tutte quelle realtà, pubbliche e private, che si trovano a doversi destreggiare nei meandri della burocrazia europea. Ci occupiamo di raccogliere e organizzare informazioni privilegiate circa il possibile reperimento di finanziamenti, di facilitare il dialogo con gli uffici competenti della Commissione europea, promuovere e realizzare infine progettualità in ambito europeo che abbiamo come focus specifico, come si evince dal nome che ci siamo dati, i settori degli affari marittimi e delle politiche marittime integrate”.
Il quadro dei finanziamenti europei in materia di economia del mare è molto ampio. Oltre al programma specifico per i trasporti e le infrastrutture di trasporto (Connecting Europe Facility), occorre considerare il programma Horizon 2020, che si articola sull’asse Smart, Green and Integrated Transport, finanziariamente molto dotato, che a sua volta si divide in tre sub strand: Mobility for Growth, Green Vehicles, Small Business and Fast Track Innovation for Transport. Senza contare tutti i programmi relativi alla Blue Economy, che comprendono tra l’altro i fondi del FEAMP – Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca – e i fondi dedicati al Maritime Spatial Planning.
Solo nell’ultimo periodo, grazie all’intervento del Centro Servizi per il Mare, sono stati programmati una serie di attività e progetti già avviati ed in corso di realizzazione per un totale di oltre 100 milioni di euro.
In occasione della presentazione del Centro, si è tenuto, a partire dalle ore 18, il convegno dal titolo “Il settore dei trasporti: opportunità per il 2017”.[/hidepost]
Pubblicato il
11 Febbraio 2017

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