Roncallo: collaborazione tra i porti
La riforma va avanti, anche se sconta qualche ritardo: e Carla Roncallo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, crede fermamente in una “New Age” in positivo. Ecco l’intervista.
Presidente, quali sono i punti di attrito e quali le opportunità che provengono dal processo di accorpamento dei due porti La Spezia e Marina di Carrara?
Vedo più opportunità che criticità sull’integrazione dei due scali. La Spezia e Carrara hanno vocazioni completamente diverse, sono dimensionalmente diversi; Carrara è più piccola rispetto a Spezia ma ha delle eccellenze che vorremmo implementare, non solo mantenere, come ad esempio il project cargo. La General Electric si è già insediata assorbendo la Nuova Pignone; speriamo di avere anche altre grosse imprese di questo settore che per svolgere la loro attività utilizzino le aree a monte del porto di Carrara con la banchina portuale a servizio di questo genere di trasporti. Per quanto riguarda Spezia invece stiamo cercando di portare avanti i progetti previsti dal piano regolatore portuale: due grossi progetti dei due terminalisti principali ed anche altre nostre opere come il rifacimento del fascio binari che è attualmente in fase di gara e che cercheremo di concludere a breve per garantire una maggiore efficienza sotto il profilo del trasporto su ferro della merce dal nostro porto.
[hidepost]Ad inizio del suo mandato di commissario evidenziò l’importanza di superare la concorrenza tra porti vicini per competere uniti verso i porti europei. Ritiene davvero che sarà un percorso facile?
Non so se sarà facile portare avanti un percorso simile, ma so che ci credo molto. Con il presidente Signorini ho buoni rapporti, ci conosciamo molto bene perché proveniamo ambedue dagli uffici della Regione Liguria, con il presidente Corsini invece al momento ho meno contatti, ma nei prossimi mesi sicuramente li avremo. Direi che il periodo delle ostilità è finito; la riforma si esprime nel senso della collaborazione tra le diverse autorità di sistema e quindi non sarà più possibile la “guerriglia” interna. Il sistema dei porti italiani dovrebbe lavorare in un’unica direzione.
Proprio riguardo alla riforma: il presidente di Federagenti Gian Enzo Duci ha recentemente espresso preoccupazione per i ritardi nella sua applicazione dato il momento complesso che il mondo della portualità sta attraversando. Cosa pensa di questa situazione?
In effetti è vero che stiamo attraversando un periodo, non dico di fermo, ma di rallentamento del tutto. Sono però convinta che vedendo il tutto in prospettiva – magari tra un anno – questo ritardo sarà stato assorbito; forse dopo una riforma di questa portata è fisiologico che ci siano dei periodi di verifica e riflessione e che questi comportino rallentamenti.
Per quanto riguarda le nomine a che punto è l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale?
Da pochissimi giorni abbiamo avuto la nomina del collegio dei revisori e ritengo questo un importante tassello; per quanto riguarda il comitato di gestione abbiamo avuto la nomina dei rappresentanti della Capitaneria, del Comune di La Spezia, della Regione Liguria mentre stiamo aspettando la nomina della Regione Toscana e del Comune di Carrara. Penso che arriveranno a breve e credo dunque che potremo essere operativi in tempi ragionevoli.
Fra i vari temi che dovrete affrontare c’è anche quello del waterfront, sia per La Spezia che per Carrara; è un argomento molto sentito dai cittadini..
Stiamo dialogando con entrambe le città. Con La Spezia abbiamo un confronto aperto, quasi quotidiano, molto collaborativo. In particolare in questa fase stiamo discutendo sulla parte del waterfront che dovrebbe riguardare il futuro delle crociere ossia la possibile realizzazione del nuovo molo da dedicare al servizio esclusivo degli operatori crocieristici; la richiesta ci viene proprio dagli stessi operatori che hanno tutto l’interesse a fare investimenti sulla nostra città. Ritengo che questa sia un’opera che dobbiamo assolutamente portare avanti, ci stiamo perciò confrontando per definire insieme le modalità.
Cinzia Garofoli
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