Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Mille gli studenti di “ForMare”

CAGLIARI – Saranno più di mille gli studenti, provenienti da quaranta Istituti di ogni parte della Sardegna, coinvolti nel Progetto ForMare, iniziativa giunta alla quinta edizione che vede promotori Moby e Tirrenia in collaborazione con il MIUR e l’USR della Sardegna.

Un’iniziativa dedicata agli studenti isolani, per prepararli nel loro percorso professionale e all’ingresso nel mondo del lavoro, senza dubbio un’opportunità concreta per tutti quei ragazzi interessati alle professioni marittime.[hidepost]

All’interno delle navi Moby e Tirrenia anche quest’anno gli studenti si cimenteranno in un vero e proprio stage a bordo per apprendere la professione del mare, guardando il lavoro dei marittimi all’opera e imparando in questo modo il loro mestiere in tutte le sue sfaccettature: dalla reception al ponte di comando, passando per la sala macchine.

Da febbraio a giugno le Compagnie del Gruppo Onorato Armatori ospiteranno le classi IV degli Istituti Tecnici da tutte le zone dell’Isola (indirizzo “Trasporti e Logistica” – settore Tecnologico ed indirizzo “Turistico” – settore Economico) e degli Istituti Professionali (indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” – settore Servizi; indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” – settore Industria e artigianato; indirizzo “Servizi Commerciali in ambito turistico”).

Anche in questo caso, alla fine dell’anno scolastico, verrà siglato un contratto a tempo determinato per i due studenti più meritevoli, che avranno la preziosa opportunità di lavorare a bordo delle navi durante la stagione estiva.

“Per Moby e Tirrenia, Compagnie del Gruppo Onorato Armatori progetto – spiega il presidente di Tirrenia, Pietro Manunta – è un privilegio essere promotori insieme al MIUR e all’USR della Sardegna di questo. Il nostro impegno è costante, e la dimostrazione è l’aumento del numero di studenti che quest’anno parteciperanno allo stage rispetto allo scorso anno. Sono convinto che iniziative come questa siano fondamentali per garantire la giusta formazione professionale e che presto daranno nuove opportunità lavorative a tanti giovani”.

“Continua la collaborazione con Moby e Tirrenia grazie alla quale, in questi anni, migliaia di ragazze e ragazzi hanno avuto la possibilità di fare esperienze lavorative importanti durante la loro carriera scolastica – dichiara il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, Francesco Feliziani – Adesso che l’alternanza scuola-lavoro è stata riconosciuta come uno dei pilastri fondamentali dell’istruzione secondaria di secondo grado, possiamo valutare con ancora maggiore soddisfazione un progetto che ha sicuramente anticipato i tempi, tracciando un sentiero importantissimo per la scuola sarda”.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Febbraio 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio