Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Corsini, perché il blitz nell’AdSP

Stefano Corsini

LIVORNO – Toccata e fuga del presidente designato per l’AdSP del Tirreno Livorno-Piombino ingegner Stefano Corsini: mercoledì scorso in un vero e proprio blitz ufficioso, sia nelle sedi delle AP di Livorno e Piombino con mezza giornata per ciascuno, per presentarsi e conoscerne i vertici. Poi l’annuncio che il passaggio di consegna e l’insediamento avverranno tra lunedì 6 e martedì 7, sempre che nel frattempo sia stato firmato il decreto di nomina da Delrio e siano stati completati i passaggi burocratici per la sua “quiescenza” al MIT, per preservare il posto di lavoro una volta terminata l’esperienza all’Authority.[hidepost]

Preceduto da un curriculum vitae impressionante sul piano tecnico e tecnico-amministrativo (sono oltre 40 pagine di minuziosa elencazione delle sue attività sia nel campo privato specie per il Mose di Venezia, sia alla presidenza del Consiglio dei Ministri come dirigente-coordinatore dell’area marittima idrografica e successivamente come coordinatore e studioso di pianificazione portuale e di esame dei vari progetti sui porti, compresi quelli di potenziamento di Piombino) l’ingegner Stefano Corsini vanta anche una specifica conoscenza in campo di strutture autostradali, avendo avuto responsabilità di controllo e verifica sulle varie tratte in corso d’opera anche della Livorno-Grosseto-Civitavecchia. Collaborazioni anche con l’università di Pisa, istituto di Idraulica. Fondamentale la sua funzione di coordinatore dell’Iniziativa di studio sulla portualità italiana” (2010-2016) in stretta relazione con la presidenza del consiglio dei ministri e con il MIT. Testualmente, dal suo curriculum:

“Analisi del settore portuale, stato delle infrastrutture portuali e della relativa programmazione, concessioni e affidamenti delle infrastrutture portuali, finanziamento degli interventi nei porti e autonomia finanziaria delle Autorità Portuali. Elaborazione di indicatori per l’allocazione delle risorse finanziarie, la pianificazione di settore e la proposta di raccomandazioni per azioni/misure di policy. Lo studio ha coinvolto diversi esperti del Dipartimento e numerosi esponenti di Enti istituzionali e Associazioni di settore e ha prodotto un primo report nel 2014 (http://www.programmazioneeconomica.govit/wpcontent/uploads/2014/12/Rapporto_portualitx_finale.pdf/). Ulteriori approfondimenti e informazioni sono contenuti nella sezione dedicata alla portualità del sito web del DIPE: http://www.programmazioneeconomica.govit/2015/10/01/il-sistema-portuale-italiano/. E’ tuttora in corso la prosecuzione dello studio con l’approfondimento dei temi più attuali quali: gli strumenti di finanziamento pubblico nazionali ed europei (CEF, Piano Junker ecc.), gli strumenti di incentivazione della partecipazione del capitale privato, gli aiuti di Stato, le relazioni tra gli strumenti di programmazione portuale (Piano regolatore portuale (PRP), Piano operativo triennale (POT) e Programma triennale delle opere pubbliche (PTOP), lo sviluppo di un sistema di indicatori/parametri, e relativi modelli di elaborazione ai fini dell’efficiente allocazione delle risorse pubbliche per infrastrutture portuali, le opportunità di sviluppo di alcune attività, tra cui le autostrade del mare, il traffico GNL, crociere e rinfuse, il refitting e riciclaggio delle navi”.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Marzo 2017
Ultima modifica
8 Marzo 2017 - ora: 09:37

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio