La Spezia “resuscita” il comitato portuale
LA SPEZIA – Sembra un anacronismo, ma a ben vedere è la soluzione più logica, anche se tirata per i capelli, del fatto che la riforma portuale di Delrio trovi cento sbarramenti in particolare con i ritardi delle Regioni. Ne parliamo anche su queste stesse colonne in modo più articolato.
La soluzione scelta da Carla Roncallo, presidente dell’AdSP La Spezia/Marina di Carrara, per superare i ritardi sui comitati di gestione, è stata quella di convocare per domani, giovedì 9 marzo, il comitato portuale. Organismo che dovrebbe essere decaduto a rigor di Riforma: ma che con la condivisione del MIT (“Condividendone l’opportunità e la correttezza – ha scritto la presidente – con la competente direzione del ministero”) rappresenta l’unica strada “per uscire al più presto dalla gestione provvisoria e dare piena operatività al porto”.[hidepost]
Al comitato saranno portati nella riunione di domani il nuovo piano operativo triennale e il bilancio preventivo. Insieme al piano regolatore del porto, sono gli adempimenti che sarebbero spettati al comitato di gestione, se ci fosse stato. L’atto di coraggio della presidente – a fronte di una situazione che può presentare mille insidie, compreso il ricorso delle opposizioni a infiniti contenziosi – è di non perdere tempo in attesa della burocrazia e varare il piano triennale 2017-2019 e i bilanci: con la precisazione che Carrara aveva già proceduto al bilancio il 14 dicembre (prima della riforma) mentre per la Spezia era mancato il presidente del collegio dei revisori impallando tutto. Ora che il collegio è stato ricostituito, i revisori hanno affrontato l’esame del bilancio ieri, martedì 7. Da qui la riunione del comitato per domani, contando sulla collaborazione di tutto il cluster portuale. E specialmente, traguardando l’obiettivo di cominciare a lavorare a tutto regime, dopo tanti ritardi.
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