ROMA – Per i porti che lavorano con l’estero – e c’è una componente non secondaria che lo fa – il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì 17 marzo, con le norme che regolano la prestazione della garanzia per estrarre dai depositi Iva i beni provenienti dall’estero, dovrebbe essere un elemento di chiarezza e anche di aiuto. Lo sostiene la Confetra, cioè la confederazione delle aziende del trasporto e della logistica presieduta da Nereo Marcucci che in una nota sottolinea come “Per gli operatori affidabili – cioè gli Operatori Economici Autorizzati, i soggetti cui è stata riconosciuta la notoria solvibilità ex art. 90, nonché gli operatori che nell’ultimo triennio non abbiano compiuto violazioni nelle dichiarazioni e nei versamenti Iva – nulla cambierà rispetto ad oggi e potranno continuare a utilizzare i depositi Iva senza alcuna limitazione”.Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.