Se la ruota adesso gira
LIVORNO – I nomi sono quasi impronunciabili, ma rappresentano una realtà imprenditoriale globalizzata che opera in 17 paesi del mondo, con 300 mila dipendenti e un ufficio studi per l’Europa occidentale e il Mediterraneo che si muove con decisione e pragmatismo. E’ CREC (acronimo di China Railways Group) il cui presidente Chen Shiping con il general manager del settore marketing Yuan Zuoxiang, ha portato a termine un “trip” di tre giorni tra Firenze, Roma e Livorno per mettere il cappello sulla gara per la piattaforma Europa.[hidepost]
Con i due ha partecipato anche Kenny Song, presidente della finanziaria del gruppo cinese, che dispone di liquidità (dicono) per oltre 200 milioni di dollari e può mettere insieme capitali d’impresa dieci volte più alti. Una cosa è certa: a CREC, e alla sussidiaria CRIG che si occupa delle operazioni all’estero – quindi anche in Italia – non mancano né liquidità né credito né capacità imprenditoriali di progettazione. La grande multinazionale cinese del resto non opera solo in paesi del terzo mondo: tra i 17 paesi citati ci sono Hong Kong, il sud Africa, l’Indonesia e appunto adesso l’Europa. Con progetti che, alla cinese, hanno lunga scadenza e fortissimo impegno anche per il “trade” del prossimo e meno prossimo futuro. Chen Shiping, nei suoi incontri con il ministro Delrio e con il presidente della Regione Toscana Rossi, ha messo in chiaro non solo le intenzioni di partecipare alla gara della piattaforma Europa: ma anche e specialmente il fatto che la sua società non si limita a costruire ma si occupa anche di investimenti e di gestione. L’impegno su Livorno – è stato ribadito – nasce dal coinvolgimento che la Compagnia portuali di Enzo Raugei è andata a cercarsi in Cina, in parallelo alla trasferta del presidente Mattarella e dello stesso Delrio in quel paese. Insomma, Livorno si è mossa, senza aspettare la Manna dal cielo. E che i primi a rispondere concretamente siano stati i cinesi ha il suo significato. Lo conferma anche Vanni Bonadio, presidente di Toscana Logistica, che ha accompagnato passo per passo la delegazione cinese sia a Firenze che a Roma.
Ovviamente sia Delrio che Rossi, negli incontri dei giorni scorsi, hanno spalancato le braccia e promesso mari e monti: evangelicamente parlando, “venite e vi sarà aperto”.
Sia chiaro: un interessamento tale da muovere i “big” di CREC fino alle banchine di Livorno non significa che ci sarà partecipazione certa alla gara, né che è scontata la vittoria. Ma è almeno un segnale importante, in questi tempi di massime incertezze sul tutto. Il presidente Corsini, che ieri ha ricevuto gli imprenditori cinesi, a sua volta ha preso atto di una prima, concreta e “sostanziosa” manifestazione di interesse per la gara della piattaforma Europa. Tanto che secondo qualcuno, si può anche provare a riparlare di progetto grande piuttosto che di quello “light”. E di una vecchia memoria che di recente mi ha richiamato Moniga, l’uomo dell’Avvisatore del porto livornese: quando vent’anni fa una delegazione di norvegesi venne a visitare lo scalo e chiese con sorpresa come mai non eravamo diventati la Rotterdam del Mediterraneo, unico porto forse con tante e tali aree libere alle sue spalle. Che la ruota stia finalmente cominciando a girare?
Antonio Fulvi
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