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Corsini, il crono-programma

Nella foto: (da sinistra) Massimo Provinciali, Piero Neri, Maria Gloria Giani Pollastrini e Stefano Corsini.

LIVORNO – La presentazione ufficiale del neo presidente dell’Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale al cluster marittimo e alla stampa è avvenuta a due settimane del suo insediamento per iniziativa del Propeller Club labronico. Affabile e sorridente l’ingegner Stefano Corsini nel corso di una serata di tono informale organizzata dalla presidente Maria Gloria Giani Pollastrini allo Yacht Club ha raccontato di sé e dei suoi programmi di sviluppo del sistema portuale che gli è stato affidato per volere del ministro Delrio e del governatore della Toscana Rossi. Del suo ricco curriculum, ormai noto a tutti, ricordiamo solo l’esperienza di progettista di infrastrutture marittime (fra cui il MOSE) e le successive diverse cariche in amministrazioni pubbliche, CIPE incluso; uomo fermamente convinto della validità della Riforma – alla cui composizione ha anche partecipato – l’avrebbe preferita più radicale ed ora si trova proprio ai vertici di uno di quei sistemi che, ha ripetuto più volte, devono avere uno sguardo proiettato oltre i loro stessi confini e non al loro interno: uno sguardo rivolto all’interesse del Sistema Paese.[hidepost]

Questo concetto, che poi è quello portante della Riforma, permea tutta una filosofia con la quale – immaginiamo – condurrà i lavori: niente guerra fra sistemi confinanti per “qualche” container in più o in meno ma, viceversa, auspicati accordi fra agenti marittimi operanti nei diversi porti per agevolare l’arrivo di traffici sostanziosi con l’estero in aree vaste a beneficio di tutti per compiere un vero e proprio salto di qualità. Ed è stata proprio questa infatti la precisa richiesta di Stefano Corsini al presidente degli agenti marittimi Enrico Bonistalli, il quale ha poi prontamente ribattuto chiedendo come contropartita l’attenzione verso le istanze delle associazioni. Altro concetto chiave espresso da Corsini è stato quello dell’integrazione: sia riguardo gli scali inclusi nel Sistema del Mar Tirreno Settentrionale con tutte le diverse anime e risorse dei loro territori che quella del sistema stesso verso un ancora più ampio sistema portuale che – ha detto – sta nascendo da Civitavecchia a Savona e presenta una straordinaria potenzialità. “Le sfide di oggi sono verso l’esterno – ha detto Corsini – hanno possibili ricadute su un territorio vasto e si possono giocare sul terreno del nuovo piano regolatore di sistema portuale, che è allo studio e che presenteremo all’evento del 5 aprile alla Stazione Marittima, per il quale attendiamo i contributi di tutti gli operatori del settore”.

Nello specifico, riguardo l’integrazione fra i porti Livorno e Piombino, Corsini ha anticipato che dovrà prevedere, oltre a regole comuni, anche programmi di miglioramenti infrastrutturali per un buon collegamento dei due porti come la realizzazione della 398 a Piombino, la prosecuzione del progetto SAT ed i lavori per un miglior collegamento fra il corridoio tirrenico ed il porto di Livorno. I due scali hanno progetti e prospettive diverse a diversi stadi di realizzazione ed il fervore di Piombino dato dall’avvio dell’iniziativa del refitting navale con le sue ottime possibilità di sviluppo, da nuove aree, lavori in corso e proposte di installazione di aziende importanti con commesse industriali estere, potrà avere positive ricadute sul tessuto livornese che invece, nel frattempo, dovrà studiare un piano a breve termine sulle urgenze del territorio in termini di infrastrutture da creare o da sistemare; realizzare il piano regolatore portuale e perseguire una aggregazione fra gli imprenditori e le società dei territori dei due porti in attesa della realizzazione fra alcuni anni della Darsena Europa.

Una forma di integrazione spontanea sembra dunque già esserci in partenza: Livorno dà una prospettiva importante con la futura Darsena Europa mentre Piombino offre la continuità in questi anni che dovranno trascorrere per realizzare la grande opera. In attesa della composizione del Comitato di Gestione, organo fondamentale per una vera partenza del sistema le cui designazioni sono state subito sollecitate dal presidente Corsini alle istituzioni competenti – e risulta che il sindaco Nogarin abbia già inviato il proprio nominativo designato – a Livorno si è proceduto alla convocazione del Comitato Portuale per la richiesta di proroga del mandato del segretario generale; una procedura, quella di prorogare le funzioni che venivano esercitate prima della Riforma, che il presidente ha definito come la più coerente amministrativamente parlando, oltreché condivisa formalmente dal Ministero, dato che gli organi del Comitato Portuale permangono fino a quando non si insedierà il nuovo Comitato di Gestione. Procedura non seguita a Piombino dove invece sono stati nominati provvisoriamente dei funzionari – ha detto Corsini – in quanto la figura del segretario generale non era in carica. Fra gli altri argomenti, tanti, toccati nella serata quello sull’utilità del bacino di carenaggio livornese recentemente dissequestrato la cui prossima funzione dovrà essere studiata con la collaborazione degli operatori. Fra i primi punti sui quali invece lavorerà il neo presidente ci sono il porto turistico e l’articolato argomento delle concessioni nel piano regolatore portuale.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
1 Aprile 2017
Ultima modifica
3 Aprile 2017 - ora: 10:13

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