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Bari & C. si candida per 30 milioni


BARI – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha reso noto di avere presentato formale proposta di candidatura progettuale per la Linea di Azione 7.4 del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, per la selezione degli interventi da ammettere a finanziamento nell’ambito dell’Asse prioritario VII – Azione 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale”.

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Coerentemente con gli obiettivi specifici di quest’ultima – dice la nota dell’AdSP – sono stati presentati progetti di potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature portuali, con specifico riferimento alle azioni di adeguamento ai migliori standard ambientali e operativi delle banchine e dei fondali dei cinque porti afferenti la circoscrizione dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli. Alla base di questa programmazione vi è l’importante attività di studio dei fondali e delle caratteristiche dei sedimenti presenti nei rispettivi porti, condotta con la collaborazione attiva dell’ISPRA, di ARPA PUGLIA e delle Università baresi. Tale attività di indagine ha consentito di individuare modalità di intervento rispettose delle normative ambientali vigenti ed orientarle alla massima attenzione verso l’ambiente marino su cui si intende intervenire.

La progettualità che AdSP MAM chiede di ammettere a finanziamento, per un importo di circa 30milioni di Euro, riguarda fondamentalmente gli interventi di dragaggio e approfondimento dei fondali dei cinque porti, nonché i programmi per la gestione dei sedimenti estratti, al fine di migliorare le profondità operative incrementandone le performance e quindi l’offerta commerciale.

Si tratta della prima uscita congiunta dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in termini di progettualità e di interventi indispensabili, secondo una prospettiva strategica di effettiva competitività dei cinque scali, in una visione d’insieme del territorio della circoscrizione portuale, che per la prima volta, risulta essere unitaria e sovrapponibile, in accordo con le linee guida della legge di riforma della governance portuale.

Il sistema gestito attualmente dalla AdSP MAM – conclude la nota – rappresenta un polo marittimo polifunzionale di area vasta, al servizio diretto dell’economia del territorio e funzionale ad attività logistiche di connessione fra l’Europa continentale e le aree dei Balcani, dell’Asia occidentale e dell’estrema propaggine sud-orientale dell’Europa. Sul piano commerciale, la neonata Autorità di sistema portuale è il cluster con il maggior numero di scali e una portata di circa 20 milioni di tonnellate di traffico merci e 3 milioni di passeggeri movimentati.

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Pubblicato il
6 Maggio 2017

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