Governance è “caccia” ai segretari?

ROMA – E’ in corso una specie di caccia al tesoro, per completare la “governance” nelle Autorità di sistema portuale. Se ne parla poco, ma ci sono tanti pissi-pissi-bao-bao in corso, nei singoli porti e ovviamente nei corridoi del MIT. La caccia è ai segretari generali delle nuove Authority. C’è chi ha già deciso, come Ravenna che s’è aggiudicata Paolo Ferrandino portandolo via alla nuova, traballante Assoporti. O come Ancona, dove è stato confermato, con tutti gli allori del caso, il livornese Matteo Paroli, che dopo l’esperienza di segretario generale a Livorno e la sua “destituzione” di fatto con l’arrivo di Provinciali, se ne andò sbattendo la porta. Poi c’è il caso Trieste, dove è stato scelto – e si è confermato molto valido – l’ex segretario di Mariani a Bari, Mario Sommariva. E ci sono altri che vanno prendendo via via oneri ed onori, o che li conservano come facenti funzioni in attesa di giudizio finale, come Massimo Provinciali a Livorno (ma non a Piombino, che pure dell’AdsP fa parte).

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