“Palinuro”, che peccato!
LIVORNO – Presenza suggestiva ed affascinante nella Settimana velica internazionale della città di Livorno e dell’Accademia navale, il brigantino “Palinuro”, nave scuola degli allievi nocchieri della Marina Militare, è stato aperto solo nominalmente alle visite della cittadinanza. I numerosi appassionati hanno avuto accesso unicamente in coperta a poppa, senza alcuna possibilità (malgrado le richieste) di poter visitare almeno il quadrato ufficiali e i locali equipaggio. Peccato, perché la bella nave avrebbe meritato una diversa accoglienza.
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Il “Palinuro” è stato costruito in Francia a Nantes nel 1934 come “Commandant Louis Richard” per la pesca sui banchi di Terranova dimostrando ottime caratteristiche nautiche e veliche con i suoi tre alberi di cui il trinchetto a vele quadre e la maestra e la mezzana con randa e controfiocco. Nel 1950 è stata acquistata dalla Marina italiana come nave scuola e sottoposta a importanti lavori di trasformazione. Oggi ha una lunghezza di 68,9 metri, dislocamento di 1341 metri, superficie velica totale di 900 mq e motorizzazione ausiliaria da 600 hp. L’addestramento nautico è particolarmente intenso proprio perchè le qualità marine e veliche sono assai elevate.
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