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Adsp Livorno: come disturbare il manovratore

LIVORNO – “Tutto quello che avremmo voluto sapere ma non abbiamo mai osato chiedere”: ve lo ricordate il celeberrimo film di Woody Allen tratto dal libro-manuale del sessuologo Reuben? Mi è tornato in mente – roba di decenni fa – al termine dell’assemblea aperta della Spedimar, in particolare per la relazione del presidente dell’AdsP Stefano Corsini. Relazione interessante e ben articolata, come riferisce qui a fianco la collega Cinzia Garofoli. Ma relazione che ha lasciato molti interrogativi, sui temi più urgenti che avremmo voluto approfondire.

E allora proviamo a supplire con un pò di fanta-politica: ignorando il recente appello che ci aveva rivolto il segretario generale Massimo Provinciali di “non disturbare il manovratore”. Noi invece lo disturbiamo: perchè il porto e la città non sono un’azienda privata ed abbiamo il diritto/dovere di ficcare il naso su processi che interessano tutti. Come per esempio il rinvio della gara della piattaforma Europa: Corsini non ne ha parlato alla Spedimar, eppure l’aveva già deciso da giorni. De minimis? Bah…

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Torniamo a bomba e cominciamo proprio dal primo rebus: Massimo Provinciali. E’ stato confermato da Corsini settimane fa con un caveat, ovvero “fino alla costituzione del comitato di gestione”. Ma c’è chi sostiene che rimarrà in carica almeno per un anno, anche dopo che il faticoso iter di composizione del comitato sarà completato. Corsini con Provinciali s’è trovato bene, anzi benissimo: sono tutti e due di formazione ministeriale e cultura romanesca e si integrano perfettamente; perché Provinciali sa tutto del porto di Livorno dove ha imperato per i quattro anni della (signorile e distaccata) gestione di Gallanti; mentre Corsini conosce altrettanto bene i meccanismi della politica romana. L’intoppo? Filippo Nogarin, sindaco alla Che Guevara, pochissimo propenso a seguire i piani del governo Pd: e deciso a entrare nel comitato di gestione come guastafeste, con somma preoccupazione di tutti. La sua designazione, come noto, ha “congelato” il processo di costituzione del comitato, mettendo in freezer anche il candidato della Regione (scrivemmo dell’ingegner Enrico Becattini, designato dal consiglio regione) e quello del Comune di Piombino (nel frattempo ne sono cambiati tre). Abbiamo già scritto anche che dopo l’incontro cordiale in Municipio tra Nogarin e Corsini, si sarebbe profilato un compromesso: Nogarin viene accettato da Corsini e fa buon viso (dice lui: turandosi il naso) alla permanenza di Provinciali, con il quale non lega proprio. Se questa soluzione sarà ufficializzata, finalmente Corsini potrà avere il suo comitato di gestione. E sarebbe ora.

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Rimangono aperti molti altri interrogativi, tutti più o meno collegati. Il rinvio – l’ennesimo – della gara per la piattaforma Europa (ne parliamo in 1a pagina) pone qualche interrogativo, ma da qualche tempo era scontato. Dicono che l’hanno chiesto i cinesi di China Railways International. Sarà…. L’integrazione nel “sistema” delle strutture dei due porti di Livorno e Piombino, con le sei direzioni del primo e le tre del secondo: diventeranno nove, per non disturbare i manovratori (e non creare contenziosi interni)? Un interrogativo minore, ma di sapore prettamente umano: Luciano Guerrieri, a lungo in corsa per la segreteria generale dell’AdsP, è sparito dall’agone. Chiuso in un amareggiato silenzio, ed è comprensibile: con i suoi numeri, ed avendo fatto benissimo, meritava di più. Gli auguriamo buon lavoro, dovunque vada. Farà certo bene.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
17 Maggio 2017

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