Festa grande in casa Neri
LIVORNO – Festa grande, nella sede della holding labronica del gruppo Neri, giovedi sera per il battesimo del nuovissimo rimorchiatore “Montenero”, gemello dell’”Antignano” entrato in servizio pochi mesi fa. A festeggiare le massime autorità cittadine e del cluster portuale, con l’apoteosi finale di un saporito cacciucco cucinato e servito dagli equipaggi. Un ritorno alla tradizione che voleva il “sor Tito” festeggiare a bordo con i suoi uomini in grandi mangiate di pesce senza rinunciare al suo abito nero a redingote e relativo cappello.
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A ricevere e salutare gli ospiti, tutta la famiglia Neri, con il presidente Tito Neri. Il cavaliere del lavoro Piero Neri – assente per un imprevisto evento – aveva preparato il suo discorso, letto da Corrado Neri nel quale ricordava che “Antignano” e “Montenero” sono due nomi storici della flotta Neri – “Così si chiamavano negli anni 1950 due navi cisterna che rifornivano di carburante l’aeroporto di Fiumicino”.
Dopo aver rivolto un caloroso affettuoso benvenuto alla madrina del “Montenero” Francesca Neri e al vescovo di Livorno Mons. Simone Giusti che ha voluto personalmente celebrare il battesimo e impartire la benedizione, Corrado Neri ha passato la parola al direttore del cantiere Rosetti, costruttore dei due Tug, per le caratteristiche tecniche.
Sinteticamente: Disegno di Robert Allan, lunghezza 32 mt; larghezza mt 13, potenza di tiro al punto fisso: 95 tons, Escort tug (potenza 131 tons di freno trasversale) Fi FI 1: 3750 tons ora acqua per operazioni antincendio, Oil Recovery per operazioni antinquinamento in mare, Water spray – terminals LNG, Salvage Unrestricted Navigation.
Le caratteristiche elencate, e soprattutto il tiro a punto fisso di oltre 95 tons, fanno di queste unità un record per rimorchiatori operanti in ambito portuale a livello nazionale e non solo.
“Questa non è una mia osservazione – ha ricordato l’oratore – ma è quanto ho letto con piacere sulla rivista specializzata nel settore “Tugs and OSV” che presentando questo rimorchiatore intitolava l’articolo così: ”Going above and beyond needs of contract” e cioè “andando al di là e oltre le necessità contrattuali”.
“Il porto di Livorno non è certo un porto facile – aveva scritto nel suo saluto Piero Neri – dove effettuare manovre di entrata ed uscita di navi sempre più grandi ed è grazie ad investimenti come questi, unitamente alla competenza di piloti e ormeggiatori, che i servizi tecnico nautici riescono ad assolvere il loro compito di soddisfare le esigenze commerciali del traffico perseguite dalle Autorità di Sistema Portuali ed al tempo stesso offrire servizi efficienti in sicurezza sotto il coordinamento e la direzione della Capitaneria di Porto”.
Poi, a chiusura, l’orgogliosa elencazione delle nuove costruzioni. “Negli ultimi 18 mesi la società ha investito nella costruzione di sei rimorchiatori. I quattro di navigazione internazionale sono: LUISA NERI costruito dal Cantiere Damen in Olanda e consegnatoci il 25 Gennaio 2016. TOSCANA costruito dal Cantiere Damen in Romania e consegnatoci il 15 Settembre 2016. ANTIGNANO costruito dal Cantiere Rosetti a Ravenna e consegnatoci il 4 Marzo 2017. MONTENERO costruito dal Cantiere Rosetti a Ravenna e la cui consegna avviene oggi.
In più sono entrati in servizio due mezzi di navigazione portuale, uno per la Tito Neri e l’altro per la Labromare.
“L’elenco che abbiamo citato – ha concluso Corrado Neri – non è certo un vanto personale ma motivo di soddisfazione per l’Azienda Neri e di ringraziamento per la dedizione dei nostri collaboratori a tutti i livelli. Senza il clima di fiducia reciproca e collaborazione certamente questo non sarebbe stato possibile. Sono trascorsi 20 anni da quando nel 1997 abbiamo iniziato un percorso di ricostruzione della nostra flotta. Nel 1995 ricorrevano 100 anni dalla costituzione della nostra società ma non fu occasione di festeggiamento anzi di rischio di porre termine alla ns. avventura imprenditoriale. Un mix di incomprensioni familiari e aspra conflittualità sindacale aveva portato alla decisione di vendere. Mi ricordo la stampa locale che più volte uscì con titoli come “La bandiera bianco nera non deve essere ammainata”. Ancora oggi la ringrazio per l’incoraggiamento e fu così. Mio fratello ed io – ha scritto ancora Piero Neri – decidemmo di proseguire; la flotta dei rimorchiatori era però anagraficamente giovane ma tecnologicamente superata e commercialmente fuori mercato pertanto non più competitiva. Iniziammo allora un percorso di ricerca di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate: rimorchiatori a propulsione azimutale sia tractor drive che stern drive. Abbiamo portato avanti il rinnovamento della flotta con tenacia e senza interruzioni dedicandoci tutte le nostre risorse: ciò ha comportato la costruzione in 20 anni di 26 unità fra rimorchiatori e supply vessels. Questo risultato non poteva essere raggiunto senza due componenti essenziali: la collaborazione dei nostri dipendenti, che hanno creduto in noi offrendoci la loro completa disponibilità, esperienza e capacità professionale e la fiducia degli istituti bancari che lo stesso hanno creduto in noi, ci hanno supportato negli investimenti e che continuano a darci il loro supporto.
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