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Proposta UE sull’autotrasporto mette fuori gioco gli italiani

L’incontro a bordo di “Janas” della Tirrenia.

CAGLIARI – Trasporti: il futuro immediato è intermodale, sostenibile, armonizzato. “O così o saremo tagliati fuori dai grandi traffici globali”. Così il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggè, a Cagliari, nell’ambito del G7 Trasporti ha incontrato la commissaria europea Violeta Bulc assieme all’AD di Moby Achille Onorato, all’AD di Tirrenia Massimo Mura e al presidente Pietro Manunta.

L’incontro si è svolto a bordo della nave Janas. Fra i temi affrontati, la recente proposta europea sull’autotrasporto, già al centro di un vivace dibattito: “Le proposte della Commissione europea di fatto consentono agli operatori esteri di effettuare prestazioni di trasporto dal lunedì al venerdì, di rientrare nei Paesi di origine nel fine settimana e poi ritornare in quella successiva – spiega il presidente di Conftrasporto Uggè – Questo metterebbe fuori gioco le imprese italiane e per noi non è accettabile”.

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Conftrasporto, che fa capo a Confcommercio, chiede l’applicazione di quanto previsto nell’accordo di Parigi che subordina la liberalizzazione del cabotaggio all’avvenuta armonizzazione delle regole sulle attività di trasporto e ritiene che vadano messe al centro la sicurezza e i diritti dei lavoratori. “Mentre Francia, Austria, Germania e Olanda hanno varato leggi che tutelano le loro imprese di trasporto contro una concorrenza spesso sleale degli altri Paesi – prosegue Uggè – l’Italia, che di norme in questo senso non ne ha, è l’unica a continuare a subire quel tipo di concorrenza”.

Achille Onorato, AD di Moby, ha detto: “E’ stato per noi un vero onore poter ospitare su una nave del nostro Gruppo la commissaria UE Violeta Bulc. Quello che chiediamo come armatori è una maggior uniformità del cluster del mare europeo in particolar modo verso il cabotaggio. Come Gruppo pensiamo che l’Europa possa avere un ulteriore spinta che viene dal mare e dare un impulso attraverso le autostrade del mare e i collegamenti con le isole sia maggiori che minori utilizzando come mezzo il lavoro e soprattutto i giovani”.

È stata poi la volta delle nuove leve del trasporto, con una rappresentanza a bordo della Janas degli studenti che quest’anno sono stati coinvolti (in più di mille) nel progetto ForMare, iniziativa giunta alla quinta edizione che vede promotori Moby e Tirrenia in collaborazione con il MIUR e l’USR della Sardegna. All’interno delle navi Moby e Tirrenia, anche quest’anno i giovani si sono cimentati in un vero e proprio stage a bordo per apprendere la professione del mare, guardando il lavoro dei marittimi all’opera e imparando in questo modo il loro mestiere in tutte le sue sfaccettature: dalla reception al ponte di comando, passando per la sala macchine.

Alle nuove generazioni si è rivolta la commissaria Violeta Bulc, sollecitandole a raccogliere il testimone e a premere sull’acceleratore verso un rinnovamento dei trasporti, con particolare riferimento a quelli legati ai porti, in termini di nuove tecnologie. “Sono le tecnologie che permettono di sviluppare i trasporti in senso intermodale”, ha spiegato Bulc, che ha auspicato anche una rapida digitalizzazione dei porti, a partire dai servizi.

Un percorso, quello della formazione, che segue la scia tracciata con il protocollo d’intesa tra Conftrasporto e il MIUR che – nell’ambito di “Garanzia giovani” – ha portato nella sede della Confederazione a Bruxelles centinaia di giovani coinvolti nel progetto, che riserva un’attenzione particolare all’esperienza sul campo.

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Pubblicato il
28 Giugno 2017
Ultima modifica
4 Luglio 2017 - ora: 16:04

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